Gli cade un albero in testa. Grave un operaio Afor
Roberto Saporito
Momenti di paura ed apprensione si sono vissuti ieri mattina, attorno alle 11, in località Piano d’Arnice, frazione a sud del centro, ai confini con la Sila, distante una quindicina di chilometri. A.M., 63 del luogo, operaio Afor era intento a potare un grosso albero quando, per motivi ancora da accertare, una parte di esso lo ha colpito alla testa. Un colpo violento che ha causato all’uomo un grave trauma cranico. Sul posto, luogo impervio e raggiungibile con difficoltà per chi non conosce bene la zona, è intervenuto l’elisoccorso che, però, per ragioni di sicurezza non è potuto atterrare.
L’uomo, quindi, è stato trasportato d’urgenza all’Annunziata di Cosenza a bordo di un’autoambulanza. Al momento di andare in stampa si trova in prognosi riservata ma non dovrebbe essere in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Acri per i rilievi del caso e di competenza. Sono da poco passate le 10,30, quando un gruppo di operai, afferente all’Afor, lavora nel bosco di Piano d’Arnice per la consueta potatura degli alberi di grosso fusto alti anche dieci metri. A.M. era poco distante dagli altri compagni di lavoro quando all’improvviso è stato colpito dalla parte superiore dell’albero. Secondo una prima ricostruzione, l'operaio avrebbe iniziato a tagliare con la motosega e non si è accorto che una parte del pino si era inclinato. E' stato un altro operaio a dare l'allarme ed a chiamare i soccorsi. Le condizioni dell’uomo sono apparse subito critiche e per alcuni minuti è rimasto a terra assistito dai compagni di lavoro comprensibilmente scioccati e preoccupati. Le autorità preposte dovranno, ora, verificare se l’uomo lavorava rispettando tutte le norme in materia di sicurezza ad iniziare dall’abbigliamento che si dovrebbe utilizzare in questi casi. Si dovrà appurare, infatti, se l’operaio era dotato o meno di casco e se erano state prese tutte quelle precauzioni necessarie per questi tipi di mansioni. Sul territorio sono impegnati diversi lavoratori appartenenti all’Afor e che spesso sono chiamati a lavori importanti ma anche pericolosi. A loro spetta, infatti, il compito di tenere pulito il territorio e soprattutto i boschi attraverso lavori di manutenzione in prossimità di fiumi, torrenti e zone impervie. Sono lavoratori, oramai, esperti ma in molti casi operano con superficialità o con poca attenzione esponendosi, così, a possibili gravi rischi. |
PUBBLICATO 17/02/2014
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