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Comune e dissesto finanziario. L’accordo poco vantaggioso con Acritrasport

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
Fatture non pagate, debiti fuori bilancio, frequenti anticipazioni di cassa, mutui, spese e progetti previsti ma senza copertura finanziaria. Di chi la colpa del dissesto finanziario dell’Ente, certificato dalla Corte dei Conti? Probabilmente una serie di concause hanno portato il Comune al default ma se si vanno a leggere bene gli atti amministrativi, l’attenzione cade su un settore che più di tutti ha avuto, ed ha tutt’ora, un costo eccessivo rispetto ad entrate minime.
E’ quello dei trasporti e sotto accusa, in particolare, c’è Acritrasport, ditta esterna che fornisce servizi ad alunni di scuola primaria, media inferiore e superiore, su una parte del territorio. La ditta Acritrasport nasce nel 2002, quando sindaco era l’attuale Nicola Tenuta, ed è proprio in quell’anno che comincia il rapporto con il Comune. Sono trascorsi, quindi, dodici anni e molte nubi si sono addensate e si addensano ancora circa il legame tra l’Ente e la ditta, per costi e orario di lavoro dei dipendenti. Già all’epoca l’accordo economico provocò dubbi e sconcerto. Fino ad un milione di euro all’anno, o meglio per nove mesi, da settembre e giugno, a confronto di appena 40mila euro di ricavo.
C’è di più: i dipendenti (alcuni dei quali hanno, addirittura, un contratto da autoferrotranvieri) prestano lavoro solo il tempo di accompagnare e riprendere gli studenti ed il tutto con mezzi messi a disposizione dal Comune in comodato d’uso e con costi di manutenzione, a quanto pare, sempre a carico dell’Ente. A proposito di dipendenti, essi, a causa di “assunzioni politiche”, nel corso degli anni sono aumentati in modo esponenziale e da sedici unità, del 2002, si è passati a circa trenta, tra autisti ed accompagnatori. Le passate amministrazioni, in verità, hanno cercato di mettere un freno ai costi cercando anche di tutelare i lavoratori ma, ad oggi, più di un dubbio ruota attorno al rapporto Comune-Acritrasport.
L’ultimo contratto, valevole per gli anni 2013/2014, ha un costo di 425mila euro all’anno, ovvero circa 47mila al mese per poche ore di lavoro al giorno. Nel frattempo sale la protesta dei genitori che si sono visti raddoppiare i ticket giornalieri mentre, loro, i dipendenti di Acritrasport, hanno iniziato una controversia giudiziaria in quanto pretendono di essere assunti a tempo indeterminato dal Comune.
Insomma una collaborazione non proprio vantaggiosa per il Comune ed è per questo che il capogruppo Pd, Pino Capalbo, ha chiesto più volte alla maggioranza di rivederlo.

PUBBLICATO 12/02/2014





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