COMUNICATO STAMPA Letto 3546  |    Stampa articolo

Nessuno deve rimanere indietro

Foto © Acri In Rete
MoVimento Cinque Stelle - Acri
Consapevoli del fatto che, con il comune in dissesto, tutte le tariffe debbano essere portate al massimo consentito dalla legge, crediamo che l’Amministrazione Comunale debba cercare, anche in virtù del fatto che i commissari non sono ancora arrivati, di andare incontro ai cittadini già tartassati dalle tasse imposte dallo stato. Il problema delle tariffe scolastiche che, in questi giorni, ha portato i cittadini di Lamucone a protestare fino a decidere di non mandare i figli a scuola, riguarda tutto il territorio comunale, dal centro urbano alle frazioni.
Se l’amministrazione comunale volesse prendere in considerazione quanto da noi proposto qualche tempo fa di rinunciare ai propri compensi così come fatto nel comune di Gagliole in provincia di Macerata (Guarda), si potrebbero racimolare, con il risparmio, circa 100.000 € all’anno, da destinare in un apposito capitolo di bilancio, per far si che le famiglie possano permettersi di mandare a scuola i propri figli, facendo qualche sacrificio in meno.
Dai nostri calcoli, infatti, ci risulta che se l’Amministrazione volesse intraprendere questa strada, si potrebbero ridurre le tariffe in modo notevole.
Sappiamo benissimo che i componenti della giunta comunale ed i consiglieri comunali, sia per le responsabilità che gravano su di essi, sia per il tempo che devono dedicare all’attività amministrativa di un paese, togliendo tempo alla loro professione, hanno diritto ad avere un compenso per il lavoro svolto. Ma come detto prima, visto che assessori, sindaco e consiglieri, comunque esercitano, tutti, una loro professione e, quindi, sono tutti già retribuiti nel loro ambito lavorativo, crediamo che possano aiutare, in questo modo, i cittadini, ad affrontare con un animo diverso, i sacrifici a cui sono chiamati. Va ricordato, infatti che, oltre alle tariffe di trasporto e refezione scolastica sono state aumentate e portate al massimo previsto dalla normativa vigente, tutte le altre tariffe comunali. Non vogliamo che nessuno rimanga indietro! Il diritto allo studio deve essere il diritto di tutti e non solo di pochi privilegiati!
Anche se leggendo, pur solo velocemente, la deliberazione del consiglio comunale n. 6 del 24.01.2014, ci si accorge che qualche cosa che non va c’è e come.
Quello che salta agli occhi immediatamente è quanto riportato nell’allegato “E”, in materia di concessione in uso di immobili comunali: “per le associazioni senza finalità di lucro … le tariffe sono ridotte nella misura del 70%”, quindi un’associazione di volontariato, anche se con la riduzione del 70% deve pagare mentre “sono esentati da qualsiasi pagamento … le organizzazioni politiche, sindacali e religiose”. Come al solito, quindi, la chiesa e la politica non pagano.

PUBBLICATO 09/02/2014





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