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Roberto Guido secondo al Campionato Mondiale di Ornitologia

Foto © Acri In Rete
Gianfranco Gallipoli
È salito in cima al mondo un nostro concittadino!!!
Infatti ha visto coronato un piccolo sogno della propria vita Roberto Guido, che al Campionato Mondiale di Ornitologia tenutosi a Bari nel gennaio 2014, è arrivato secondo con un pregevole stamm (quartetto) di canarini Bruno Opale giallo brinato nella categoria colore.
Per i meno esperti diciamo subito che il canarino che tutti conosciamo, deriva dal suo progenitore che viveva e vive tuttora nelle isole Canarie: il “Serinus canarius”. Intorno ai primi anni del 1400, gli spagnoli conquistarono le isole Canarie facendo del commercio dei canarini un vero e proprio affare. Nella tratta dei canarini, venivano esportati solo maschi che, venduti a cifre da capogiro, finivano per far compagnia ai vari ricchi d’Europa, i soli che potevano permettersi il lusso di acquistarli. La fortuna del canarino rispetto al “nostro” cardellino o verzellino è dovuta senz’altro al fatto che, mentre quest’ultimi cantano solo nel periodo primaverile-estivo, il “Serinus canarius”, oltre ad avere un canto gioioso e melodioso, canta per l’intero arco dell’anno. Ben presto il canarino si diffuse in tutta Europa, diventando popolare grazie anche all’importazione fortuita di qualche femmina; ciò permise di allevarli in gabbia. Culla dei cultori del “canarius” furono le Fiandre.
È certo che intorno al 1600, erano presenti in questi territori dei canarini di grossa taglia, detti “canarini olandesi”, “grandi gialli” ecc…, prevalentemente di colore giallo, forse ottenuti selezionando in purezza qualche mutazione. E’ da questo canarino, che con paziente e intelligente selezione, gli allevatori fiamminghi ottennero buona parte delle razze attuali. Quest’ultime si dividono in base alle caratteristiche che gli allevatori e gli standards delle competizioni richiedono ai nostri amati pennuti: razze di colore (sassone con le miriadi varianti di colore), razze di forma e posizione (giudicate per l’aspetto del piumaggio e del portamento), razze da canto (Malinois Waterslager, Harzer Roller, Timbrado che vengono giudicate per la qualità del canto). Tutti gli allevatori Italiani sono raggruppati Nella F.O.I. (Federazione Ornicoltori Italiana). È un ente che raggruppa tutti gli appassionati ornicoltori e gli allevatori di uccelli, riconosciuto con D.P.R. in data 15 dicembre 1949 n. 1166 con lo scopo 
di promuovere lo studio, il miglioramento, lo sviluppo e la conservazione del patrimonio ornitologico. Si prefigge, inoltre, di propagandare l'amore 
e la conoscenza degli uccelli, il rispetto e la salvaguardia del loro habitat, 
e, per il tramite dei suoi associati di diffondere i sistemi del loro corretto allevamento sia a scopo ornamentale che espositivo, riproducendo in cattività, soprattutto, soggetti 
in via di estinzione.


La passione per l’allevamento dei piccoli passeriformi ha sempre accompagnato Roberto sin da adolescente. Lui ha iniziato come tutti gli appassionati allevando canarini, cardellini ecc… Ma l’appetito vien mangiando e volendo mettersi in discussione in quello che è un semplice hobby, ha deciso anni or sono di iniziare a partecipare alle varie competizioni disseminate sul territorio nazionale ottenendo da subito buoni risultati. Le difficoltà incontrate sono state notevoli, perché oltre ad esserci una forte concorrenza, c’è bisogno di nozioni di genetica, alimentazione, etologia per riuscire nella difficile selezione di soggetti quando più aderenti agli standard di razza. Inoltre i giudici atti alla valutazione sono molto attenti e scrupolosi nell’individuare pregi e difetti nei vari connotati.
Pertanto Roberto si è reso subito conto dell’ardua impresa e ha deciso quindi di avvalersi della preziosa collaborazione degli amici Paolo Pancaro, veterinario, che gli ha curato l’aspetto igienico sanitario in allevamento, e di Gianfranco Gallipoli, biologo, che lo ha coadiuvato nell’aspetto relativo all’alimentazione.
Quale occasione migliore quella di partecipare ad un mondiale che dopo molti anni è finalmente tornato in Italia e per la precisione a Bari? E qui che è stato raggiunto il tanto ambito traguardo: complimenti Roberto!



PUBBLICATO 05/02/2014





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