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Ricordare, testimoniare, giudicare la Shoah

Foto © Acri In Rete
Maria Gabriella Ferraro
La trasmissione della memoria fra le generazioni è un dovere morale a cui la scuola non può sottrarsi: ricordare è un atto doveroso, anche al fine di evitare che gli errori del passato si ripropongano.
La conoscenza e la memoria della Shoah possono aiutare a comprendere meglio le ramificazioni del pregiudizio e del razzismo, contribuendo alla realizzazione di una pacifica convivenza civile tra differenti etnie, culture e religioni.
Facendo emergere le pericolose insidie del silenzio, il ricordo, la memoria, permettono di far maturare nei giovani un’etica della responsabilità individuale e collettiva, cooperando al processo di promozione dell’esercizio di una cittadinanza attiva e consapevole, rispetto alla quale la scuola è chiamata a svolgere un ruolo insostituibile.
La memoria è un possente strumento per capire e per rispondere alle sollecitazioni del presente, memoria significa scavare nel passato in modo selettivo, per cercarvi non tanto le gesta degli eroi sui campi di battaglia, quanto gli esempi di solidarietà e di cooperazione, esempi forse rimasti nell’ombra.
E’ questa quella memoria che può diventare uno strumento di fiducia nel domani.
E’ questa la Memoria che ci accingiamo a celebrare.
Il progetto ha avuto  la finalità e l’obiettivo di:
Sensibilizzare i discenti su un evento cardine della storia del Novecento, Conoscere i fatti storici di quel periodo: dalla questione ebraica ai campi di sterminio, Interpretare correttamente il significato della parola Shoah.
Capire la gravità e la portata mondiale del genocidio.  
Valorizzare le attitudini di ciascuno.
Offrire momenti di lavoro di gruppo.
Stimolare le scelte dei ruoli come consapevolezza del saper fare.

Tutto il progetto è stato svolto tenendo conto delle competenze, delle abilità e delle attitudini messe a disposizione da ognuno; per ottenere il miglior risultato possibile, è stato dato ampio spazio alla collaborazione , alla coerenza e coesione del lavoro di gruppo. La ricaduta didattica è stata più che soddisfacente, il successo di critica positivo, la mostra ha registrato, come si può evincere da registro delle firme,  275 visitatori.
Gli alunni ringraziano tutti coloro che sono intervenuti, e un ringraziamento particolare va ai collaboratori Giuseppe Morrone e il “Signor Giacomo” valido ausilio per la classe.

PUBBLICATO 02/02/2014





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