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Comune. Museo Maca e fondazione Padula da rivedere

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
Fondazione Padula e Museo Maca, oggetto di grande riorganizzazione? Sembra proprio di sì. La conferma, per il secondo Ente, arriva direttamente dall’assessore alla cultura, Paola Capalbo a seguito di un’interrogazione del consigliere Pino Capalbo (Pd) riguardo passato, presente e futuro del Museo.
In particolare Capalbo, capogruppo Pd e primo firmatario dell’interrogazione sottoscritta anche dall’Udc, chiedeva lo stato di attuazione dei progetti finanziati dalla Regione e pari a circa 500mila euro. Fondi che dovrebbero servire all’istituzione, all’interno del Museo, di un caffè letterario e di una biblioteca. Il Museo, ubicato in alcune stanze del nobile palazzo falcone, contiene trecento sculture in vetro e dipinti del maestro Silvio Vigliaturo che in questi giorni incontrerà l’amministrazione comunale. L’assessore Capalbo è stata chiara: “così come è il Museo non va bene, mi pare ci sia una gestione troppo personalistica.
E aggiunge: “dopo otto mesi che mi trovo a guidare il settore cultura, non ho ancora compreso il progetto in itinere di cui non c’è traccia da nessuna parte. Le mie richieste avanzate agli uffici preposti ed al responsabile del progetto, non hanno avuto risposte.” E conclude: “gli organi dirigenti sono tutti decaduti, è nostra intenzione rinnovarli e nello stesso tempo mettere mano ad una delle attrazioni culturali e turistiche della città.
Anche un altro fiore all’occhiello della città, la Fondazione Padula, è oggetto di una ampia discussione all’interno della maggioranza. Sindaco e giunta vorrebbero rivederla negli organi dirigenziali e nei contenuti. Da dieci anni è guidata da Giuseppe Cristofaro, avversario dell’attuale sindaco Tenuta al ballottaggio della scorsa primavera. Fu lo stesso Tenuta, addirittura nel corso della serata finale del Premio Letterario Padula, ad annunciare le intenzioni dell’amministrazione. “La Fondazione – disse in quella occasione – dipende troppo dalla politica e dai partiti, finora è stata aperta per pochi, occorre rivedere lo statuto ed anche le tematiche che essa affronta.”
L’amministrazione sembra essere determinata, ora si attendono modi e tempi ma nel frattempo ci si augura che il comune si impegni anche in altri settori, come cultura e sport visto che in molte scuole primarie manca anche lo stretto necessario e lo stadio comunale principale sta cadendo a pezzi e tra qualche mese sarà inagibile per ogni tipo di manifestazione.

PUBBLICATO 22/01/2014





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