Dissesto. L'UDC: Tenuta, si assuma le proprie responsabilità
Roberto Saporito
L’Udc ne è sempre più convinto: il dissesto finanziario dell’ente poteva essere evitato. I centristi hanno spiegato come e perché nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato il segretario cittadino Arena, il consigliere Vigliaturo, il dirigente De Vincenti, l’assessore regionale Michele Trematerra e l’eurodeputato Gino Trematerra. In tre ore l’Udc ha illustrato cifre ma ha anche lanciato pesanti accuse e fatto una serie di considerazioni strettamente politiche. “E ora che si ristabilisca la verità”, dicono i centristi.
“I debiti sono circa dodici e non venti come più volte affermato dal sindaco Tenuta che continua ad utilizzare questa vicenda per nascondere la sua incapacità nel governare. Il dissesto è stato cercato e voluto, forse anche per colpire personalmente qualcuno sperando che la Corte riconosca nei passati amministratori del dolo e sperare, così, nella loro incandidabilità. Si tratta di un’azione meschina che di politico non ha nulla. I debiti – è stato ancora detto – hanno una genesi decennale e coinvolgono anche Tenuta che ha governato dal 2000 al 2005 tanto che nel 2010 siamo stati costretti a pagare fatture pari a dieci milioni di euro e molte di esse si riferivano proprio a quegli agli anni. Addossare le colpe del dissesto all’Udc è riduttivo ed in malafede e comunque il sindaco e la sua giunta hanno il diritto ma anche il dovere di governare e trovare le giuste soluzioni. La città sta attraversando momenti difficili, noi abbiamo messo a disposizione, più di una volta, le nostre risorse umane ma il sindaco ha respinto la nostra collaborazione. Si continua a perdere tempo e si sta vanificando quanto di buono è stato fatto in passato quando Acri era veramente un centro di eccellenza. Tra pochi mesi, quando i servizi saranno fortemente ridimensionati e quando i cittadini si vedranno recapitati bollette salate, si conoscerà il vero volto di questa amministrazione che non ha un progetto politico né tanto meno uno amministrativo. Senza finanziamenti statali, regionali ed europei sarà difficile amministrare e creare sviluppo, benessere e lavoro.” Poi l’accenno sulla mancata procedura di pre dissesto: “non vi erano i tempi tecnici e le elezioni anticipate hanno impedito di discuterne in consiglio comunale.” Quindi qualche frecciatina di tipo politico: “Tenuta e la sua maggioranza si definiscono apartitici, quasi come se fossero i nuovi Grillini acresi, ma i fatti dicono che il sindaco solo qualche mese fa si è candidato alle Politiche con Grande Sud e, quindi, a sostegno del centro destra mentre gran parte dei consiglieri di maggioranza ha trascorsi importanti in varie forze politiche.” Non sono mancati i riferimenti personali: “questa maggioranza piuttosto che instaurare un confronto con tutte le forze politiche sul territorio al fine di trovare le giuste soluzioni, ha alzato un muro e preferisce lo scontro personale fatto di calunnie e denigrazioni, creando di fatto un clima di odio. L’Udc ha le spalle larghe, continuerà a battersi per il bene della città ma sarà anche pronto a difendersi dalle cattiverie avanzate proprio da chi dell’Udc si è servito negli anni passati chiedendo favori anche per i propri familiari.” Poi il chiarimento: “l’Udc, in ogni sede, non ha mai fatto e mai lo farà ostruzione all’amministrazione Tenuta tanto che i propri rappresentanti, ogni qualvolta interpellati, si sono messi a disposizione ma nello stesso tempo non possiamo accettare l’atteggiamento schizofrenico della maggioranza che dice una cosa e poi ne fa un’altra.” Infine due interrogativi: “vorremmo sapere chi sono gli interlocutori politici della giunta Tenuta e in che modo l’amministrazione intende intercettare i fondi regionali ed europei visto che questo sindaco non è capace di farsi rispettare in nessuna sede istituzionale e neanche da chi crede essere suo amico come il Presidente Scopelliti che ha dirottato altrove i trenta milioni della Acri-Serricella.” Ora si attendono le reazioni della maggioranza. |
PUBBLICATO 13/01/2014
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