Ai familiari ed agli amici più stretti ha riferito di aver trascorso la più brutta vigilia della Befana della sua vita. Luigi Maiorano, 48enne, avvocato, attuale consigliere comunale Udc e già vice sindaco nonché sindaco facente funzioni nella passata amministrazione, è coinvolto, per come riportato da L’Ora nell’edizione dello scorso cinque gennaio, in un’inchiesta portata avanti dalla Dda di Catanzaro su presunti affari poco puliti tra politici e pregiudicati.
In particolare, in un’informativa dei carabinieri, si parla di attività illecite promosse da una presunta cellula criminale che poteva contare anche sull’apporto di tre ex consiglieri comunali. Il tutto sarebbe avvalorato da intercettazioni telefoniche e ambientali effettuate nel 2011. Una vicenda che ha scosso la comunità e che per la prima volta nella storia ha portato Acri al centro di tali e gravi fenomeni delinquenziali.
Maiorano, però, tiene a precisare: “apprendo solo dalla stampa di questa indagine, resto basito e mi duole constatare che si parla di attività illecite portate avanti durante il mio mandato ma posso assicurare riguardo al fatto che la passata amministrazione ha svolto tutto nella massima legalità e trasparenza. Al momento non ho ricevuto alcun provvedimento giudiziario e sono fiducioso sul lavoro della magistratura anche perché il giudice distrettuale, come anche riportato nell’informativa, non ha ritenuto opportuno proseguire nelle intercettazioni.
Tutto ciò, però, lede la mia immagine ma nello stesso tempo mi auguro che si faccia luce sulla vicenda al fine di ristabilire subito la verità dei fatti. C’è di più, aggiunge Maiorano, per tutta la durata del mandato, dal 2010 al 2013, l’amministrazione comunale non ha mai ricevuto pressioni da chicchessia non ha mai gestito grossi appalti né tantomeno ha avviato procedure per lavori di una certa consistenza e non mi risulta che personaggi poco puliti volessero mettere le mani sulla città o che amministratori si siano riuniti in un provè.
Personalmente sono tranquillo e sono contento per i tanti attestati di solidarietà ricevuti. Da esponente politico ho sempre lavorato per il bene della collettività mentre l’attività di legale mi permette di stare a contatto con numerose persone ma mai mi è passato dalla mente di instaurare rapporti al fine di portare avanti attività illecite, non fa parte del mio dna e andrebbe in contrasto con la mia professione.”