COMUNICATO STAMPA Letto 4862  |    Stampa articolo

Adesso basta!!!

Foto © Acri In Rete
Partito Democratico - Acri
E' tempo che qualcuno metta fine a questa farsa tragicomica circa l'origine del dissesto del comune di Acri, a cui i cittadini inermi sono costretti ad assistere senza possibilità di replica; i due contendenti, facce peraltro della stessa medaglia, invece di pensare a come evitare questa terribile e sciagurata catastrofe finanziaria si alternano addossando le colpe all'una o all'altra parte.
Noi del Pd siamo stanchi !!!
Vogliamo far chiarezza circa le cause del dissesto e riproporre, ancora una volta, quelle che secondo noi avrebbero dovuto essere le soluzioni da adottare. In primis, si deve sottolineare che dal 2000 ad oggi, in barba a quanto propagandavano i vari governi Berlusconi, si è verificata una considerevole diminuzione di trasferimenti centrali (circa sette milioni di euro in meno) che ha prodotto uno squilibrio notevole a quelli che erano i precari e vacillanti bilanci dei comuni meridionali.
L'amministrazione Tenuta del 2000/2005 non solo non ha tenuto conto della diminuzione delle entrate, quanto ha aumentato l'entità della spesa favorendo e promuovendo l'esternalizzazione di alcuni servizi come i trasporti (acritransport), le varie spese del personale (aumenti di categoria-concorsi-straordinari) per non parlare dei numerosi e spesso superflui punti luce disseminati sull'intero territorio acrese, per non parlare della scellerata gestione di acrinscena, che ha visto l’utilizzo di ingenti risorse economiche.
Gli ultimi tre anni, di gestione comunale, hanno visto protagonisti degli amministratori ignavi ed incolori, ai quali si deve attribuire una precisa ed indiscussa responsabilità per non aver adottato la procedura di pre-dissesto e che hanno pensato soltanto ad aumentare la sacca della spesa pubblica inventandosi figure di nuovi consulenti (basti ricordare l'autista del sindaco neanche fossimo nella metropoli di New York) ed incarichi professionali superflui ed insensati. Noi, del Partito Democratico, ci opporremmo con tutte le forze alla delibera del ultimo Consiglio Comunale percorrendo tutte le strade legali possibili iniziando immediatamente con il ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale di tale atto.
Le soluzioni che avremmo adottato noi sarebbero state diametralmente opposte a quelle praticate dall’attuale amministrazione; ci saremmo impegnati non all’aumento selvaggio ed indiscriminato delle aliquote, ma noi avremmo adottato una politica di risanamento che avrebbe evitato il dissesto, utilizzando delle politiche tendenti al taglio della spesa, proposto il taglio dei costi della politica, il taglio delle indennità e delle utenze telefoniche aziendali per tutti; la riduzione di tutti quei costi superflui ed inutili che tanto sono cari ad una politica cialtronesca e clientelare, lontana dai bisogni e dalle esigenze delle famiglie, evitando un salasso così alto, che va ad aggiungersi a quelle problematiche di sopravvivenza dei tanti cittadini acresi.
Riteniamo infatti che l'aumento spaventoso e spropositato delle tasse e dei tributi è un dramma per tutti, è un immeritato regalo delle giunte Tenuta-Trematerra-Maiorano che doveva assolutamente essere evitato e di cui avremmo volentieri fatto a meno.
Pertanto, alla luce dei fatti, invitiamo tutte le forze che si richiamano ai valori fondamentali della sinistra, nonché tutti i cittadini stanchi e delusi da queste pratiche becere e volgari, a fare fronte comune ed a intraprendere insieme al Partito Democratico un cammino di speranza e di tutela di quei diritti faticosamente conquistati nel corso di svariati anni di sacrifici e rinunce.

PUBBLICATO 08/01/2014





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