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Intervista a Paolo Gallo

Foto © Acri In Rete
Marcello Gencarelli
Il campionato di eccellenza, riprenderà in casa Acri con la gara casalinga del prossimo 5 gennaio contro l’Isola di mister Caligiuri. A tracciare un bilancio su questa prima parte della stagione è il capitano dei rossoneri, Paolo Gallo.
«Ad inizio stagione, le aspettative sicuramente erano diverse – ha commentato Galloper quelli che sono i nomi che compongono la rosa c’era da aspettarsi qualcosa in più. E’ mancata però una programmazione vera, la squadra è stata costruita di giorno in giorno, chi è arrivato in estate, chi a settembre, chi a campionato in corso, chi come Maio si è aggregato qualche giorno fà»
Cosa ti aspetti nel girone di ritorno?
«C’è da attendersi un girone di ritorno quasi come un campionato a se, dove ognuno cercherà di recuperare i punti persi dando battaglia sia in casa che in trasferta. Noi dobbiamo cercare di uscire dalla  zona calda, conquistando più punti possibili».
Dopo due anni col Rende hai deciso di tornare ad Acri. Cosa ti ha spinto?
«Due anni fa dopo aver vinto il campionato, sono andato via da Acri più per una scelta tecnica che per decisione della società. Con i dirigenti dell’Acri ho sempre avuto un buon rapporto, in questi due anni ci siamo sentiti spesso. Ciò mi ha indotto a ritornare con l’Acri».
Quest’anno, dopo il cambio di panchina la squadra sembra abbia subito uno scossone.
«Più che per il cambio di panchina, sia mister Pascuzzo che mister Perrelli sono infatti due bravi allenatori, ad un certo punto ci siamo guardati in faccia ed abbiamo capito che dovevamo e potevamo dare qualcosa in più. Non era possibile ad esempio non riuscire a far neanche un punto in trasferta».
La tifoseria …..
«Credo che dopo la retrocessione dalla serie d, era difficile riportare la gente allo stadio. Il fatto che in eccellenza ci sono ogni domenica 500-600 persone, e che gli ultras sono sempre presenti in trasferta credo che sia segno di maturità per la tifoseria e per la città intera. Io mi auguro di poter riportare allo stadio le 5000 persone di Acri-Roccella e che, non quest’anno perché è un campionato di assestamento, ma magari nella prossima stagione possa festeggiare con loro il ritorno dell’Acri in serie d»

PUBBLICATO 02/01/2014





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