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Stare zitti significa essere complici

Foto © Acri In Rete
Angelo Gencarelli
http://www.youtube.com/watch?v=jtnsmCtw0YI&hd=1
Guardando questo video, si capisce perché oggi gli italiani, giovani e meno giovani, odiano la politica e ancor di piu', odiano i politici.
Nei giorni scorsi, su questo sito, ho letto parole che dicevano che è pericoloso odiare i politici a prescindere, che cosi facendo si rischia di allontanare anche i politici onesti lasciando campo libero ai disonesti.
Guardando il video di cui al link sopra, mi rendo conto che la persona che parla e' abituata a fare cio' di cui sta raccontando al telefono, ovvero sono cose che ha gia' fatto e che per lui sono normali. Mi chiedo, quindi, se non ci fossero stati i "grillini" a registrarlo e a mandarlo in rete facendolo conoscere a tutti, avremmo mai saputo cosa accade nei palazzi del potere? Dov'erano fino ad ora i “politici onesti”? Non metto in dubbio che non tutti si sarebbero lasciati condizionare da quel signore, ma finora nessuno ha mai denunciato queste cose.
Stare zitti significa essere complici.
La stessa cosa è successa ad Acri, dove oggi, a seguito del dissesto sono tutti bravi a puntare il dito verso “gli altri” ma, quando “gli altri” mandavano il comune allo sfascio totale dov’erano i “politici onesti”, quelli che lavorano solo per il bene dei cittadini.
Oggi sembra (non mi è dato modo di sapere per certo queste cose) che la situazione di dissesto del nostro comune sia da imputare tutta alla scorsa amministrazione Trematerra – Maiorano. Non sono di sicuro un sostenitore di questi ultimi anzi, come ho già scritto in precedenza, provengo da una cultura di sinistra (quella vera non quella di Renzi e del PD), ma mi viene da chiedermi, mentre Trematerra e Maiorano mandavano allo sfascio il comune (se veramente chi li ha preceduti aveva lasciato i conti in regola) dov’erano le opposizioni? Dov’erano i “politici onesti”?
Ho cercato nell’archivio di questo sito, che è diventato un vero e proprio archivio storico della nostra cittadina (per questo ringrazio il suo ideatore e direttore) ma, a parte attacchi personali agli avversari politici, non ho trovato niente con cui l’opposizione, che sicuramente era a conoscenza dei fatti, informava i cittadini su ciò che stava accadendo.
Ripeto: stare zitti significa essere complici!
Probabilmente non conosciamo il significato della sigla PRU, non sappiamo dove i soldi della comunità europea debbano essere spesi, non ci rendiamo conto di quali siano veramente le necessità principali dei cittadini acresi ma, penso, che possiamo essere liberi di dire anche ad Acri “TUTTI A CASA”.
Nessuno mi venga a dire che non si deve fare di tutta l’erba un fascio. Tutto ciò che riguarda la politica, dalle amministrazioni comunali a quelle regionali e nazionali è marcio!
Chiedo scusa ai lettori per lo sfogo.
Auguro a tutti buone feste.



PUBBLICATO 25/12/2013





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