Ormai è consuetudine: il cittadino esprimere un parere, l'amministratore risponde. Anzi un ex "amministratore", visto che il suo stesso partito lo ha mandato a casa. Questa la dice lunga.
Chi si sente chiamato in causa ha sempre la verità in mano, il cittadino è ignorante o magari ha informatori ignoranti. Ancora una volta, il Professore si veste di autorità e spiega all'alunno la fonte dei finanziamenti. Mi chiedo: ma questi soldi, europei, regionali, non sono forse sempre soldi del cittadino? Un articolo del Manifesto di pochi giorni fa (clicca qui per leggere l'articolo) parla di fondi europei per la costruzione di una centrale a biomasse, mai andata in funzione.
Questa è stata causa di molti milioni di debiti per alcuni comuni, la Corte dei Conti chiede di pagare il danno a diversi amministratori, speriamo succeda anche ad Acri.
Con queste grandi opere, Acri entra a far parte del NON FINITO CALABRESE. La Calabria detiene il primato mondiale, un'inchiesta della Repubblica la definisce Capitale.
Intanto, nel nostro paese, manca all'appello una scuola. Il Signor Coschignano, però, può essere fiero perché, anche Acri ha il suo "non finito", e lui, ha molti meriti. Qualcuno almeno lo ricorderà per questo.
Chiudo precisando che la mia penna è guidata, ESCLUSIVAMENTE, dalla mia testa e dalle mie idee, astio e odio non mi appartengono.
Qualcun'altro, forse, ha bisogno di suggeritori.