COMUNICATO STAMPA Letto 4037  |    Stampa articolo

Adesso basta con le chiacchiere! Chi ha delle responsabilità ne deve rispondere...

Foto © Acri In Rete
MoVimento Cinque Stelle - Acri
I Partiti di Centrodestra e Centrosinistra devono rispondere della pessima gestione amministrativa, profusasi in questi anni, nel nostro Comune.
Noi del MoVinento, diciamo basta con le chiacchiere; noi vogliamo che siano resi pubblici i dettagli dei vari capitoli di entrate e uscite del bilancio di questi anni e che ci venga spiegato cosi quello che ne è stato fatto dei soldi pubblici.
Come MoVimento auspichiamo che i commissari, che nelle prossime settimane si insedieranno per gestire il dissesto finanziario del Comune, appurino eventuali responsabilità, sperando che esse non ricadano sui cittadini che sono incolpevoli, attraverso l'automatico aumento delle addizionali, ma sugli amministratori che in questi anni hanno amministrato la nostra città. L’articolo 6, D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 149, successivamente sostituito dall’art. 3, co. 1, lett. s), D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con modificazioni, nella L. 7 dicembre 2012, n. 213, recita infatti che: "qualora la Corte dei conti riconosca gli amministratori, anche in primo grado, responsabili di aver contribuito con condotte, dolose o gravemente colpose, sia omissive che commissive, al verificarsi del dissesto finanziario, non possono ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati.
I sindaci ritenuti responsabili, inoltre, non sono candidabili, per un periodo di dieci anni, alle cariche di sindaco, di presidente di provincia, di presidente di Giunta regionale, nonché di membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo. Non possono altresì ricoprire per un periodo di tempo di dieci anni la carica di assessore comunale, provinciale o regionale nè alcuna carica in enti vigilati o partecipati da enti pubblici. Ai medesimi soggetti, ove riconosciuti responsabili, le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti irrogano una sanzione pecuniaria pari ad un minimo di cinque e fino ad un massimo di venti volte la retribuzione mensile lorda dovuta al momento di commissione della violazione
".
Inoltre, il comma 5-bis recita: "Fermo restando quanto previsto dall'articolo 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, qualora, a seguito della dichiarazione di dissesto, la Corte dei conti accerti gravi responsabilità nello svolgimento dell'attività del collegio dei revisori, o ritardata o mancata comunicazione, secondo le normative vigenti, delle informazioni, i componenti del collegio riconosciuti responsabili in sede di giudizio della predetta Corte non possono essere nominati nel collegio dei revisori degli enti locali e degli enti ed organismi agli stessi riconducibili fino a dieci anni, in funzione della gravità accertata. La Corte dei conti trasmette l'esito dell'accertamento anche all'ordine professionale di appartenenza dei revisori per valutazioni inerenti all'eventuale avvio di procedimenti disciplinari, nonché al Ministero dell'interno per la conseguente sospensione dall'elenco di cui all'articolo 16, comma 25, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148. Ai medesimi soggetti, ove ritenuti responsabili, le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti irrogano una sanzione pecuniaria pari ad un minimo di cinque e fino ad un massimo di venti volte la retribuzione mensile lorda dovuta al momento di commissione della violazione".

PUBBLICATO 17/12/2013





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