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La sicurezza degli alunni al primo posto

Foto © Acri In Rete
Franco Murano
Tirato per la giacca sono costretto a fare ulteriori precisazioni in merito alla nota vicenda della chiusura, provvisoria e condizionata, del plesso San Giacomo per motivi di sicurezza. In premessa mi voglio congratulare con gli alunni, con i docenti, con i genitori, con l’Ufficio Tecnico, con i vigili del Fuoco, con il Comandante la locale caserma dei carabinieri, con la ditta Geocal (che ha effettuato con serietà e professionalità le prove di carico) e con tutti coloro che hanno collaborato alla verifica della stabilità dell’edificio di San Giacomo. Finalmente possiamo affermare con certezza che l’edificio scolastico di San Giacomo è stabile e, almeno, per quanto riguarda i solai sicuro. Restano da effettuare i promessi interventi sugli architravi delle finestre del piano terra che costituiscono un oggettivo pericolo per l’incolumità degli alunni. Un pericolo per la struttura e il suo mantenimento sono: le infiltrazioni di acqua piovana nel corridoio della segreteria, nella palestra della scuola; gli impluvi che non funzionano e scaricano l’acqua sull’intonaco dei muri deteriorandolo ulteriormente. Un pericolo per l’incolumità degli alunni e dei docenti sono i banchi e le sedie scheggiate e mai sostituite. I problemi non sono nuovi, ma, purtroppo vanno affrontati con serenità e perseveranza in quanto non basta il cambio del colore di un’amministrazione a fare i miracoli.
Ritornando all’edificio scolastico di San Giacomo, naturalmente, resto in attesa della documentazione richiesta che al fine di una pubblica e comune memoria di seguito richiamo: documentazione struttura (collaudo, agibilità); certificato prevenzione incendio in quanto scuola di tipo 1 ai sensi del D.M. 26/08/1992; documentazione impianti (conformità legge 46/90); documentazione impianti termici inerenti la potenzialità dell’impianto (libretti impianti ai sensi del D.M. 17/03/2003); documentazione riguardante il serbatoio gpl. Naturalmente la richiesta vale per tutti gli altri plessi.
Proprio in tema di sicurezza che resta la priorità assoluta dell’ Amministrazione scolastica e, penso, anche dell’Amministrazione comunale, ho molto apprezzato il servizio fotografico del Vice Sindaco su Croce di Baffi. Di meno, per la verità,il tentativo di crocifiggere (ancora una volta) il Dirigente Scolastico. Anche su Croce di Baffi occorre precisare alcune cose. La prima è che da una parte non c’è il Vice Sindaco Ferraro e dall’altra il Dirigente Scolastico Murano, ma l’Amministrazione comunale di Acri (con la sua struttura burocratica e l’Ufficio Tecnico) e l’istituzione scolastica (prima I.C. la Mucone, poi San Giacomo-La Mucone). Queste istituzioni hanno intrattenuto nel tempo una fitta corrispondenza, con puntuali sollecitazioni da parte mia a risolvere i problemi connessi con la sicurezza e a verificare, annualmente e periodicamente, le condizioni di agibilità, così come dovrebbe essere. In effetti non esiste un’agibilità data una volta per sempre, trascurando il fatto che le strutture si invecchiano e si deteriorano così come, purtroppo, è successo per Croce di Baffi. Fra l’altro, sotto, l’Amministrazione Trematerra, si aspettava il consolidamento su Serricella che si è fermato davanti alle proteste dei genitori. La stessa Giunta Tenuta ha fatto una clamorosa marcia indietro rispetto alla decisione di trasferire il plesso a Serricella, come testimonia la delibera pubblicata dal Vice Sindaco. La nuova sede della scuola dell’infanzia non è, infatti Serricella, ma un’abitazione privata.
La seconda è che la scuola ha una gestione complessa di cui occorre avere consapevolezza: il comune è proprietario (non padrone) degli edifici, l’istituzione scolastica è consegnataria degli stessi. Ogni atto deve avere come punto di riferimento questo stato giuridico. La chiusura di Croce di Baffi e gli atti conseguenti, non sembrano confermare la citata consapevolezza, in quanto la comunicazione al dirigente è stata data a cose fatte.
Prendo atto che nel primo e nel secondo intervento del dott. Ferraro c’è l’accusa al Dirigente di avere commesso atti penalmente rilevanti. Se il Vice Sindaco ha la volontà di denunciare gli alunni e gli insegnanti per aver evidenziato, per iscritto, nuove lesioni sul pavimento delle aule e di, conseguenza, il dirigente che ne ha preso atto, faccia pure. È nelle sue facoltà. A proposito di presunte lacune procedurali chiedo al Vice Sindaco di approfondire con attenzione le prerogative del datore di lavoro (al quale il dirigente è assimilato) in ordine ai problemi sulla sicurezza.
Per quanto riguarda le bugie devo precisare che ce ne sono di due tipi. Al primo tipo appartiene la bugia informata, di chi conosce bene le cose e le travisa; al secondo appartiene la bugia dovuta a disinformazione. Spero che il caso del Vice Sindaco appartenga al secondo tipo. Sicuramente, il Vice Sindacoignora” quello che decide la sua stessa amministrazione. Tant’è che afferma, nel suo precedente intervento, di aver chiuso “Pastamolla”, mentre il plesso da quello che mi risulta è ancora aperto.
Mi chiede il Vice Sindaco come mai non è stato inibito l’ingresso all’edificio di San Giacomo anche ai docenti, alla Vicepreside (moglie del Dirigente) e, aggiungo io, al Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, agli Assistenti amministrativi, ai Collaboratori scolastici e allo stesso Dirigente? Certamente non perché se fossero rimasti a casa non avrebbero avuto pagata la giornata (come, forse, qualcuno ha ipotizzato), ma semplicemente perché l’ala dell’edificio dove hanno sede gli uffici amministrativi era già stata sottoposta alle prove di carico e non presentava lesioni di alcun tipo. Proprio per questo motivo mi sono assunto una responsabilità (relativa) in ordine al funzionamento degli uffici amministrativi che sono il cuore pulsante dell’Amministrazione scolastica, la cui chiusura avrebbe causato la paralisi dell’intera istituzione.
Ma per sapere queste cose non era necessario chiederle a me, bastava leggere quello che l’ingegnere Elio Feraudo scriveva nelle sue comunicazioni, prescrivendo di trasferire le aule proprio nell’ala che ospita la segreteria, a conferma puntuale delle mie richieste. La fretta, la voglia di inutili polemiche addirittura in un articolo che interessa un partito politico, Dott. Ferraro, a volte, è cattiva consigliera.
Concludo, egregio Vice Sindaco, affermando che come uomini del “fare” abbiamo poco tempo per le discussioni; dobbiamo, invece, dedicare il nostro tempo alla soluzione dei problemi della nostra comunità. Alcuni, piccoli ma importanti, sono presenti nelle comunicazioni inviatevi nei giorni scorsi. Vi sarò e vi saremo grati se li prenderete nella dovuta considerazione, precisando che all’Amministrazione comunale spetta il compito di assicurare i trasporti, la mensa e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici. Non chiediamo niente di più. Grazie infinite.

PUBBLICATO 27/11/2013





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