OPINIONE Letto 6382  |    Stampa articolo

Acri e la SS660, un paese addormentato o rassegnato?

Foto © Acri In Rete
Flavio Sposato
È di venerdì 15 l’ennesimo schiaffo dato alla comunità acrese, l’amministrazione provinciale comunica che la ss 660 resterà chiusa “fino all’ultimazione dei lavori”, con una facilità incredibile in una società civile si condanna a tempo indeterminato un’intero paese all’isolamento, nel silenzio generale.
Dov’è finita l’Acri battagliera e combattiva di una volta? cosa ci è successo per essere diventati così apatici e rassegnati?
Quando, nel 1999, la ss 660 venne chiusa per la frana di Serra di Buda ci furono proteste e manifestazioni, si costituì un comitato, si giunse ad una manifestazione con migliaia di cittadini che rimossero simbolicamente con i badili l’inerte che serviva ad impedire il transito, alcuni cittadini (Cosimo Abbruzzese, Pietro Pettinato, Pasquale Zanfino) vennero denunciati per aver partecipato a quella manifestazione, eppure allora la strada era stata chiusa per motivi di sicurezza, non per lavori.
Oggi, per dei semplici lavori, si chiude per settimane prima ed addirittura a tempo indeterminato poi, l’unica strada decente tra Acri e la valle del Crati, infischiandosene dei disservizi e dei danni economici e sociali che ciò comporta. Dove sono l’amministrazione comunale, i partiti politici, le organizzazioni imprenditoriali e sindacali?
E poi, ma solo poi, dove sono i cittadini?

In quale altro paese si accetterebbe supinamente la chiusura di una strada per lavori che non richiedono affatto tale drastico provvedimento? E per lunghi periodi tralaltro; si può capire che per la posa delle travi della campata che sovrasta l’attuale tracciato si chiuda il traffico, ma per qualche giorno, non per mesi.
Per gli altri lavori non è affatto necessaria la chiusura, come hanno dimostrato i giorni di apertura per il Premio Padula, la sede stradale si poteva abbassare con senso unico alternato, le altre campate si possono realizzare fuori dalla sede stradale attuale, ovunque si fa così e si lavora di notte e nei festivi per alleviare i disagi alla cittadinanza, da noi si chiudono le strade, si fanno lavori con tre operai, si lavora solo nei giorni feriali e se piove si ferma il mondo.
Chi ci rappresenta, chi ha chiesto il voto per andare ad amministrarci non può assistere inerte e dichiararsi incompetente, deve farsi sentire e pretendere ascolto, subito!

PUBBLICATO 16/11/2013





Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 5421  
La voce del silenzio
Sono d’accordo con chi pensa che la questione ospedale sia diventata ormai  una  sorta di scommessa. Capirne le dinamiche è complicato. Le cose vanno come in questi giorni va il traffico nelle g ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 6291  
Scomparso Lorenzo Sammarro. Il ricordo del sindaco Tenuta
Dopo una lunga malattia, è scomparso, a Bologna, Lorenzo Sammarro, medico cardiologo ma anche sindaco della città sul finire degli anni ’80 ed esponente di spicco dell’allora Democrazia Cristiana. I f ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 5751  
Acri, un'"Aministrazione" a prova di palo in fronte
“Il prossimo dovrà essere l’anno della svolta, per il Comune e per la città intera“, così il sindaco di Acri, Nicola Tenuta, ai suoi cittadini in occasione delle feste natalizie. Ed i risultati si son ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 4474  
Il bruzio di Padula in ciascuno di noi. Il prossimo 3 gennaio proiezione
“La penna di Bruzio”, il film documentario su Vincenzo Padula, sarà proiettato il prossimo 3 gennaio alle ore 20.30 nel Palazzo Sanseverino – Falcone.  Ne danno notizia le associazioni “Stato delle pe ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 5190  
Calabria che fu
Dopo aver letto l'articolo di Francesco Spina sul vergognoso e quartomondista disservizio del compromesso ospedale acrese non posso ribadire quanta vergogna ho (ancora una volta) per essermi ritrovato ...
Leggi tutto