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Dal 6 gennaio riparte presa diretta. Iacona: “continuero’ ad occuparmi della Calabria”

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
Tra i premiati è quello che ha ricevuto più applausi e complimenti. Quando Tiziana Ferrario, l’ex volto del Tg1, conduttrice della serata finale del Premio letterario “Vincenzo Padula”, lo invita a salire sul palco, scatta la standing ovation. E lui, premiato per la sezione giornalismo, non ha nascosto stupore e commozione. Riccardo Iacona, giornalista e conduttore di “Presa Diretta”, spiega il suo successo. “Direi che siamo fortunati perché siamo l’unico programma di approfondimento giornalistico, facciamo vedere cose che altri non vogliono o non possono."
D. Programmi come “Presa diretta” sono sufficienti o ve ne sono pochi?
R. Ce ne vorrebbero altri, spalmati durante tutti i giorni della settimana, la gente vuole capire, vedere, conoscere sempre di più con trasparenza e obiettività.
D. Quando riprende il fortunato programma?
R. Dal sei gennaio saremo in prima serata non più la domenica ma il lunedì, si tratta di una promozione e significa che abbiamo fatto bene il nostro lavoro. Saranno tredici puntate su e giù per l’Italia per affrontare le cose che non vanno e porre soluzioni.
D. Ci sarà anche la Calabria?
R. Sin da quando faccio televisione mi occupo della Calabria, lo facevo con Samarcanda e l’ho fatto con Presa Diretta occupandomi dei colletti bianchi, della criminalità, della rappresentanza democratica, del dissesto idrogeologico. Insomma quello con la Calabria è un rapporto di lunga durata e penso che la vostra regione, che è un pezzo importante dell’Italia, debba essere rimessa in circolo con le sue criticità ma anche con le sue cose belle.
D. Una della questioni di cui soffre la regione è la viabilità.
R. Quello che accade qui da voi non è molto diverso di quanto succede altrove, lo dicono i fatti e le inchieste della magistratura. I tagli ai trasporti ferroviari e le condizioni delle vostre arterie rappresentano un problema serio per il mancato sviluppo socio ed economico soprattutto delle aree interne. Sono scelte opinabili ma tutta l’Italia soffre in tal senso anche perché si è preferito puntare solo sull’alta velocità nel mentre vi sono stazioni ferroviarie chiuse e abbandonate pur rappresentando centri importanti. Ritorneremo ad occuparci di ciò.
D. Il segreto di Presa Diretta?
R. Il successo di ogni cosa va e viene, noi lavoriamo sodo trecento sessanta cinque giorni all’anno, io sono sempre reperibile venti quattro ore su ventiquattro, la squadra ci mette impegno e passione, affrontiamo con coraggio e professionalità argomenti scomodi e difficili ed il pubblico capisce e ci premia.

PUBBLICATO 12/11/2013





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