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Perche’ Cuperlo

Foto © Acri In Rete
Massimo Covello
Mancano pochi giorni alle primarie del Partito Democratico, e mi piace condividere con i lettori di Acrinrete, la mia esperianza giovanile di impegno politico dove ho avuto la fortuna di vedere da vicino la visione politica di un giovane Gianni Cuperlo allora segretario nazionale della FGCI e dopo Sinistra Giovanile.
Nell 1990 frequentavo le superiori ed era un anno di grosse battaglie studentesche ed essendo parte di questo movimento ad Acri ero stato invitato al congresso nazionale della FGCI a Pesaro dove avveniva la nascita della nuova Sinistra Giovanile, ho partecipato da esterno con diritto di voto del nuovo movimento.
La FGCI di Cuperlo faceva questo cambiamento che poco dopo avrebbe seguito l’allora partito PCI. Il congresso inizia con un idea chiara che alla fine ci sara’ una sciscione in due anime politiche, la delegazione Campana, Milanese e parte Pugliese erono pronti alla scissione . Ma durante questi indimenticabili giorni a Pesaro, Cuperlo con la relazione d’apertura del congresso ha dato una visione di un movimento giovanile politico fondato sui programmi e non sulle bandiere, una sinistra che lavori nella societa’ e con la sorpresa di tutti fuori dal partito, un movimento con dentro le varie anime della sinistra ed ognuno partecipava con le proprie idee a creare questo nuovo movimento. Questa apertura ha completamente cambiato tutto il lavoro del congresso, ormai si lavorava a cosa doveva essere questo nuovo movimento quali contenuti doveva avere, questa scelta ha creato una spaccatura nella delegazione minoritaria per la scissione. Comunque i rumori di corridoio della notte prima del voto erano ancora per una scissione.
Finalmente arrivato il giorno conclusivo e prima del voto Gianni Cuperlo dopo i vari interventi inizia questa relazione conclusiva con un discorso politico a tutto campo della durata di 2 ore e mezza, e da leader quale e’ illustra perche’ fosse importante avere nel nuovo soggetto politico questa parte minoritaria contraria, perche’ era importante dare spazio a chi la pensava diversamente, perche’ non poteva esistere un nuovo soggetto politico senza quella minoranza critica al cambiamento ma importante per la crescita di questo nuovo soggetto politico. Alla fine grazie a questa visione democratica di Gianni Cuperlo non vi e’ stata la scissione data cosi sicura a inizio Congresso.
In questo momento molto delicato del paese Italia, penso che un centro sinistra avrebbe bisogno di un leader capace di parlare a tutti, un leader capace di parlare con chiarezza anche delle cose che si sbagliamo un leader che sappia unire.

PUBBLICATO 07/11/2013





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