Quello che sta accadendo con la chiusura (?) per lavori della ss 660 in loc. Chianette è l’ennesima dimostrazione di come ormai si sia imboccata una forse irreversibile strada di degrado e di disinteresse della cosa pubblica e di totale disprezzo dei diritti dei cittadini.
E’ da settimane che si vocifera di chiusura della statale 660 per completare i lavori di realizzazione del viadotto che porta alla galleria di Serra di Buda, si vocifera, perché nessuno, né l’Anas, né la ditta che effettua i lavori, né la provincia di Cosenza, né – poveri noi!- l’amministrazione comunale si è degnata di informare i cittadini su cosa si intende fare.
Sabato 2 novembre sono comparsi dei cartelli che dichiaravano la strada chiusa ed indicavano il percorso alternativo via Schito-Vagno, senza nulla dire di quando la chiusura sarebbe entrata in vigore né quale fosse il percorso alternativo per i mezzi pesanti; sabato e domenica la strada è rimasta aperta ed il semaforo all’altezza dei lavori in corso regolarmente funzionante; lunedì mattina stessa cosa fino alle otto poi la strada è stata chiusa, senza una transenna e senza un addetto che comunicasse l’effettiva entrata in vigore della chiusura, senza un divieto per i mezzi pesanti al ponte Mucone, col risultato che migliaia di automobilisti non sapevano cosa fare ed immaginiamo i forestieri che si siano trovati in questa situazione.
Possibile che nel 2013 si chiuda una strada di vitale importanza per un centro di 23.000 abitanti senza pubblicizzare la cosa? Senza pubblicare la notizia con congruo anticipo sul sito del comune e su quelli privati, senza informare i quotidiani? Nel totale disprezzo dei più elementari diritti dei cittadini ? Evidentemente è possibile, è un fatto, non vi sembra che stiamo diventando un paese del terzo mondo ( col dovuto rispetto per quei paesi).