SS660 Acri-Cosenza chiusa da lunedi a mercoledi, poi dall’11 al 18. Ma i cittadini sono ignari
Roberto Saporito
Come un fulmine a ciel sereno. Proprio così, appare la decisione di chiudere al traffico un tratto della statale 660 Acri-Cosenza. Da oggi, lunedì, dalle 6 e fino a mercoledì (orario imprecisato), l’importante e trafficata arteria, sarà interdetta al traffico con esclusione dei mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine. La strada sarà nuovamente percorribile, solo per i mezzi leggeri, nei giorni 7,8,9 e 10 novembre, per poi essere chiusa dall’11 al 18. Mezzi pesanti e bus dovranno, invece, percorrere la Provinciale Acri-Santa Sofia-Bisignano-Cosenza. Il tutto perché è necessario effettuare dei lavori che riguardano l’ammodernamento del percorso con la realizzazione di una serie di viadotti.
L’intervento rientra nel progetto portato avanti dalla Provincia di Cosenza, in collaborazione con la Regione, avviato qualche anno fa con la costruzione di una galleria che dovrà bypassare la frana di Serra di Buda che nel 1999 costrinse l’Anas a chiudere il tratto per lunghi quaranta giorni. Fin qui nulla di grave, in quanto interventi di questo tipo garantiscono sicurezza, sviluppo e progresso, ma se non fosse per il fatto che di questa ordinanza, firmata dal dirigente del settore viabilità della Provincia, in pochi ne sono a conoscenza. L’atto, infatti, non è stato pubblicizzato a dovere e gli organi competenti, Provincia, Anas e Comune, non hanno ritenuto informare la popolazione attraverso i consueti mezzi di informazione. Dell’ordinanza, infatti, non c’è traccia da nessuna parte, sicchè per tutta la giornata di ieri il passa parola, peraltro fatto da informazioni approssimative, nei soliti luoghi di ritrovo, l’ha fatta da padrone e non ha certo aiutato i cittadini, soprattutto chi deve percorrere la 660. Una comunità di ventimila anime e i numerosi pendolari, tra cui studenti e lavoratori, ignari, abbandonati e maltrattati. C’è il concreto rischio che stamattina, quindi, in assenza di comunicazioni preventive, sia all’ingresso della città che in località Vagno, si formeranno lunghe code con evidenti disagi. La s.s.660 Acri-Cosenza è l’unica strada decente che collega il centro con il capoluogo e l’A3. Tra la popolazione vi è ancora il triste ricordo di quel 1999 quando, per via della attivazione della frana, gli utenti sono stati costretti a percorrere l’angusta e pericolosa comunale Schito-Vagno. Oggi come allora gli automobilisti, provenienti o diretti verso Cosenza, saranno costretti a percorrerla ma, pur se ammodernata di recente, appare ancora poco funzionale per la grande mole di traffico. |
PUBBLICATO 04/11/2013
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