Gira voce per le piazze del nostro paesello che ci sia in circolazione un volantino anonimo. Un volantino di denuncia, parole forti. Lontane dalla nostra comunità, lontane dagli Acresi, forse. Qualcuno con paura, quasi per non farsi sentire, qualcuno peggio ancora con sfacciata indifferenza, sussurra le parole PIZZO, USURA. Queste le parole del volantino.
Parole che mettono paura anche solo a nominarle. Ma, realmente, nessuno ne parla. Non ne parla la politica. Regna il silenzio in una comunità sempre più arrendevole. Disinteressata.
Ci ritroviamo un paese popolato dai cani randagi che circolano indisturbati, gli unici a godere della spazzatura che riversa nelle nostre strade. Ci ritroveremo con un ponte ed una galleria in più, ma isolati per una ventina di giorni, o forse trenta, chissà. Forse questo dovrebbe farci capire che siamo davvero isolati, con un’economia che pian piano sta morendo.
Ormai, sempre più frequenti i furti di auto. Così come i furti ai danni di commercianti locali che investono nelle proprie attività per poi rimanere vittime di un fenomeno innominato. Cantieri svaligiati, anziani derubati. Un paese sta morendo, un paese gestito da pochi, dove il silenzio fa da padrone. Mentre tutto passa inosservato, qualcuno crea un parcheggio nel posto più impensabile, ricambiando, così, il voto ricevuto. Altri rivendicano il merito di vittorie, ormai nel dimenticatoio, ottenute grazie alle “famiglie”.
Siamo stanchi delle famiglie radicate nella politica. Siamo stanchi dei paladini della politica, di chi predica bene e razzola male. Siamo stanchi di leggere di beghe personali e futili polemiche.
Qualcuno, invece, potrebbe affrontare i gravi problemi che, purtroppo, mettono radice nella nostra comunità.
Sarebbe il momento di mettere da parte la politica solita per dare spazio ai giovani, a nuovi punti di vista, proiettati ad un futuro pro-sviluppo e anti-corruzione.
Da cittadino, con sindrome da abbandono, faccio un annuncio: Cercasi rappresentante pubblico pulito, curioso di sapere cosa accade e interessato alla risoluzione di questioni pubbliche. Categoria qualsiasi. No perdi tempo.

P.S. In linea di principio non condivido gli “anonimi” (io mi firmo!!). In questo caso, però, si tratta di materia troppo scottante, che la RETE non può ignorare. Propongo che sulla RETE ci sia un sondaggio di solidarietà, sul tema iniziale, espresso col “mi piace”. È il percorso per essere in tanti e far uscire i pochi dall’anonimato.