Emergenza randagismo
Amministrazione Comunale - Acri
In riferimento all’articolo del Movimento Cinque Stelle - Acri, pubblicato su questo quotidiano on line in data 18/10/2013, apprezzabile esempio di critica civile e costruttiva, sconosciuta in altre aree politiche, comunichiamo quanto segue.
In pochi mesi la nostra Amministrazione ha studiato e adottato una serie di iniziative per risolvere definitivamente la gravissima emergenza rappresentata dal randagismo. In questo come in altri ambiti, quando si tratta di problemi che riguardano la salute e la sicurezza dei cittadini, un ruolo fondamentale spetta alla prevenzione. La legislazione in materia risale al 1978, quando la legge 833 che istituiva il S.S.N. collocava i Servizi Veterinari pubblici tra i servizi deputati ad attività di prevenzione che rappresentano l’aspetto fondamentale della lotta al randagismo. Le normative europee, statali e regionali che si sono succedute in tutti questi anni sono andate tutte nella direzione della prevenzione. Le passate amministrazioni, invece, per far fronte a questo problema , si sono affidate esclusivamente ad un canile privato convenzionato con l’ASL, la ditta Cinosport, che si è occupata soltanto del mantenimento e della custodia dei cani randagi catturati nel nostro Comune. In data 06/02/2013 la ditta Cinosport comunicava all’amministrazione in carica la sospensione del servizio, a causa del mancato pagamento delle spettanze arretrate. Il problema randagismo, già presente prima di quella data, per il motivo che la soluzione giusta non è rappresentata dal canile rifugio, cominciò ad aggravarsi finendo per diventare quel fenomeno drammatico e allarmante che è sotto gli occhi di tutti. Le iniziative studiate e messe in campo dalla nostra Amministrazione sono basate soprattutto sulla prevenzione Abbiamo preparato Il regolamento comunale per la tutela degli animali e per la prevenzione del randagismo, strumento concreto ed efficace per affrontare e risolvere seriamente e definitivamente il problema. Regolamento che sarà sottoposto al Consiglio Comunale nella prossima seduta. Il regolamento, richiamando la vasta legislazione in materia, ribadisce e specifica i diritti e i doveri dei proprietari di cani. Stabilisce gli adempimenti a cui deve attenersi chiunque sia o entri in possesso di un cane. Dalla identificazione e registrazione all’anagrafe canina da eseguirsi presso le sedi competenti dei Servizi Veterinari dell’ASP o presso i medici Veterinari autorizzati dall’ASP, alla denuncia del possesso, presso il Comune, che rileva i dati anagrafici del denunciante e i dati segnaletici dell’animale con il numero del microchip e la certificazione di registrazione all’anagrafe canina. Da tutte le responsabilità che si assumono i detentori di un cane e che concernono la salute, il benessere e la custodia, ai comportamenti da tenere nelle vie e nei luoghi pubblici. Inoltre il regolamento contempla tutte le norme volte al benessere degli animali e dà tutte le informazioni riguardo ai trattamenti sanitari, quali vaccinazioni, sterilizzazioni, ecc., a cui i cani possono essere sottoposti. Le disposizioni legislative sulla condotta da tenere da parte dei proprietari di cani, sono oggetto dell’ordinanza sindacale pubblicata questa mattina all’albo pretorio comunale e saranno portate a conoscenza dei cittadini per mezzo di campagne di divulgazione e sensibilizzazione, per assicurare una migliore convivenza uomo/animale/ambiente. Abbiamo preparato un progetto di educazione sanitaria nella scuola primaria. In base alle normative vigenti le scuole possono promuovere e partecipare ad accordi e convenzioni per il coordinamento delle attività di educazione sanitaria in collaborazione con il Comune o altri enti pubblici. La scuola rappresenta nel nostro caso il luogo migliore per i temi da trattare sia perchè sede di formazione, sia perché attraverso gli studenti si possono raggiungere i nuclei familiari ed agire indirettamente su una fascia di popolazione più ampia. Stabilito il controllo della popolazione canina attraverso l’anagrafe, si avrà una riduzione del numero dei cani randagi, poiché si andrà ad agire sul principale fattore causale del randagismo: l’abbandono. Il cane, così come altri animali, sono spesso soggetti al consumismo e alle mode, infatti non vengono scelti in base alla loro adattabilità a persone ed ambiente, e soprattutto non vengono considerate le necessità dei singoli animali. Spesso, una volta diventati adulti, vengono abbandonati da chi non ha la necessaria sensibilità o capacità per accudirli. L’assessore all’ambiente ha messo a punto un progetto e un gruppo di lavoro, fra cui un veterinario, che si occuperà dei cani randagi. D’accordo con il servizio provinciale sul randagismo, che fornisce il personale per la cattura e le strutture per le conseguenti procedure sanitarie: microcippatura, sterilizzazione, vaccinazioni, cure. Una volta effettuate tutte queste operazioni, il cane verrà reimmesso sul territorio. Sarà avviata una campagna di sensibilizzazione sulle adozioni personali o al mantenimento alimentare sul territorio. La campagna adozioni riguarderà anche i circa 100 cani che ancora risultano in custodia nel canile rifugio della ditta Cinosport e che non possono essere reimmessi sul territorio. E fino a quando questi cani resteranno in vita, il Comune dovrà pagare circa 60.000 € all’anno. La custodia in canile è costata finora al Comune circa 600.000 €. Se si fosse percorsa la strada della prevenzione e della sterilizzazione avremmo potuto risolvere definitivamente il problema, e risparmiare almeno 500.000 € Riteniamo di aver imboccato la strada giusta, che è anche la più economica, per poter risolvere una volta per tutte il problema randagismo. Pensiamo così di liberare i nostri concittadini dalla grande preoccupazione per la loro sicurezza e la loro incolumità e di riaffermare, finalmente, l’igiene ed il decoro nella nostra Città. |
PUBBLICATO 22/10/2013
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