La cronaca regionale, come un rituale scontato, ci informa all’arrivo della stagione autunnale di intossicazioni da funghi a scapito di incauti e superficiali raccoglitori. E il micete più incriminato nella maggioranza dei casi è proprio l’ovulo malefico, per gli addetti ai lavori l’Amanita phalloides, una specie teoricamente mortale che con le sue tossine colpisce gravemente le cellule epatiche.
I primi sintomi di intossicazione non avvengono durante e alla fine della digestione, ma anche dopo 24 ore o più, quando le falloidine e le amanitine cominciano ad agire sul tessuto epatico. Nei boschi di latifoglie in Calabria, nella fascia collinare e montana del nostro territorio, questa specie è sempre presente con un significativo indice di fruttificazione. Tutti dovrebbero conoscerla e avere la competenza di individuarla facilmente in ambiente forestale o in una raccolta per prevenire avvelenamenti che potrebbero avere esiti nefasti. Purtroppo c’è gente che crede ancora nella prova della lumaca, della moneta d’argento e dell’aglio che non annerisce.
Si tratta di leggende che non hanno fondamenti scientifici, così come è da abbandonare l’abitudine di consultare persone che non hanno una cultura micologica adeguata. In genere “i fungiari” nostrani sono indenni da errori perché raccolgono solo le specie commestibili richieste dal mercato, ed hanno conseguito il patentino frequentando i corsi di cui alla L.R. n.30/01, mentre sono ”i raccoglitori della domenica ” che corrono il rischio di incorrere in qualche spiacevole disavventura.
Lo scopo di fare prevenzione e di discutere con i cittadini sulla tossicità e commestibilità delle specie dei nostri boschi è la motivazione che ogni anno spinge gli operatori del Gruppo Sila Greca ad allestire in piazza uno stand micologico informativo.
La Giornata Micologica Nazionale, celebrata in più di cento città italiane domenica 13 ottobre 2013, ad Acri più nota come FUNGHI IN PIAZZA si terrà in Piazza Annunziata dalle ore 9.00 alle ore 13.00, con l’esposizione dei miceti più noti alla nostra popolazione, ma anche di quelli sconosciuti ai raccoglitori.
Gli appassionati del settore avranno la possibilità di confrontarsi non solo su tematiche tossicologiche, ma anche l’opportunità di conoscere le caratteristiche salienti delle specie, il loro habitat, i migliori comportamenti da adottare per rispettare l’ambiente forestale.