Le origini di Halloween: Cosa dice la Bibbia?
Testimoni di Geova di Acri
La Bibbia non parla di Halloween. Ad ogni modo, sia le antiche origini di Halloween sia le usanze seguite nei nostri giorni indicano che questa festa è basata su credenze errate riguardo ai morti e agli spiriti invisibili, i demoni.
La Bibbia dà questo avvertimento: “Non si trovi in mezzo a te [...] né un medium che consulta spiriti, né uno stregone, né chi evoca i morti” (Deuteronomio 18:10-12, La Nuova Diodati). Anche se per alcuni tutto ciò che ruota intorno a Halloween è solo un’innocua forma di divertimento, la Bibbia è di tutt’altro avviso. In 1 Corinti 10:20, 21 infatti si legge: “Non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni” (CEI). Halloween: storia e usanze 1. Samhain: Halloween affonda le radici in questa “antica festa pagana celebrata dai celti oltre 2.000 anni fa”, dice la World Book Encyclopedia. “I celti credevano che in questo periodo i morti si aggirassero fra i viventi. Durante il periodo di Samhain i vivi potevano stare insieme ai morti”. La Bibbia però insegna in maniera chiara che i morti “non sono consci di nulla” (Ecclesiaste 9:5). Perciò non possono entrare in contatto con chi è in vita. 2. Maschere, dolci e “dolcetto o scherzetto”: Un libro sull’argomento spiega che tra i celti c’era chi si travestiva da demonio pensando che, se si fosse imbattuto negli spiriti, questi lo avrebbero scambiato per uno di loro e lo avrebbero lasciato in pace. Altri offrivano dolci agli spiriti per placarli. Nell’Europa medievale il clero cattolico adottò varie usanze pagane e spinse i fedeli ad andare mascherati per le case a chiedere piccoli doni (Halloween—An American Holiday, An American History). La Bibbia, però, non ammette che l’adorazione di Dio venga mischiata con false pratiche religiose (2 Corinti 6:17). 3. Fantasmi, vampiri, lupi mannari, streghe e zombie: Queste figure sono associate da molto tempo al mondo degli spiriti malvagi (Halloween Trivia). La Bibbia indica chiaramente che dovremmo opporci alle forze spiritiche anziché festeggiare insieme a loro (Efesini 6:12). 4. Zucche: Durante il Medioevo nei paesi anglosassoni “i questuanti andavano di porta in porta a chiedere cibo in cambio di una preghiera per i morti”, portando con sé “lanterne ricavate da rape svuotate contenenti una candela, simbolo dell’anima imprigionata nel purgatorio” (Halloween—From Pagan Ritual to Party Night). Altri sostengono che le lanterne fossero utilizzate per scacciare gli spiriti. Durante il XIX secolo nel Nordamerica le rape furono sostituite da zucche, più facili da reperire e intagliare. Le credenze su cui poggia questa usanza (immortalità dell’anima, purgatorio e preghiere per i morti) non hanno un fondamento biblico (Ezechiele 18:4). Gesù morì su una croce? La risposta della Bibbia Per molti la croce è il simbolo più noto del cristianesimo. La Bibbia però non descrive lo strumento impiegato per mettere a morte Gesù; nessuno quindi può sapere con assoluta certezza che forma avesse. Tuttavia dalla Bibbia si possono ricavare indicazioni secondo cui Gesù morì non su una croce, bensì su un palo diritto. Quando fanno riferimento allo strumento utilizzato per mettere a morte Gesù, le Scritture usano di solito il termine greco stauròs (Matteo 27:40; Giovanni 19:17). Per quanto le traduzioni spesso rendano questa parola “croce”, molti studiosi concordano nell’affermare che il suo significato basilare è in realtà “palo diritto”. * Una fonte indica che stauròs “non significa mai due pezzi di legno uniti trasversalmente” (A Critical Lexicon and Concordance to the English and Greek New Testament). Inoltre la Bibbia usa la parola greca xỳlon come sinonimo di stauròs (Atti 5:30; 1 Pietro 2:24). Questo termine significa “legno”, “tronco”, “palo” o “albero”. * La Companion Bible commenta: “Nel greco del [Nuovo Testamento] non c’è nulla che faccia anche solo pensare a due pezzi di legno”. Dio approva l’uso della croce nel culto? Con crux simplex si indicava in latino un unico palo usato per l’esecuzione di un criminale A prescindere dalla forma dello strumento su cui morì Gesù, i fatti e i versetti biblici che seguono dimostrano che non dovremmo servirci della croce nel culto. 1. Dio disapprova il culto in cui si fa uso di immagini o simboli, inclusa la croce. Dio comandò agli israeliti di non usare nella loro adorazione “la forma di qualche simbolo”. In seguito anche ai cristiani venne dato il comando: “Fuggite l’idolatria” (Deuteronomio 4:15-19; 1 Corinti 10:14). 2. I cristiani del I secolo non impiegavano la croce nell’adorazione. * Gli insegnamenti e l’esempio degli apostoli stabilirono un modello che tutti i cristiani dovrebbero seguire (2 Tessalonicesi 2:15). 3. L’uso della croce nel culto affonda le radici nel paganesimo. * Centinaia di anni dopo la morte di Gesù, quando le chiese si erano allontanate dai suoi insegnamenti, ai nuovi fedeli fu “permesso [...] di ritenere i loro segni e simboli pagani”, inclusa la croce (The Expanded Vine’s Expository Dictionary of New Testament Words). Tuttavia secondo la Bibbia adottare simboli pagani per favorire la conversione di nuovi adepti non è una pratica accettabile (2 Corinti 6:17). |
PUBBLICATO 09/10/2013
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