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Comune. Richiamo della corte dei conti. Si rischia il dissesto finanziario

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
La situazione finanziaria dell’ente, è molto critica ed occorre effettuare manovre correttive. Il sindaco Nicola Tenuta lo ha detto più volte ma ora c’è anche un richiamo della Corte dei Conti. Proprio per questo motivo il Consiglio comunale si è riunito per produrre le dovute controdeduzioni ad un monito della Corte dei Conti riguardo il 2011.
In sostanza, scrive la Corte, senza provvedimenti concreti e mirati, il Comune rischia il dissesto finanziario. L’assise, quindi, ha dovuto discutere ed approvare una delibera di venti pagine in cui vi sono tutti i provvedimenti che ha intenzione di mettere in atto la maggioranza guidata da Tenuta per mettere a posto i conti ed evitare, così, il dissesto finanziario che provocherebbe non pochi problemi al Comune stesso ed alla città. E’ stato il primo cittadino in persona, che ha anche la delega al bilancio, a leggere in aula le venti pagine della delibera fatta di molti numeri e poche parole. Settore per settore sono indicate le correzioni che saranno effettuate e che richiede la Corte.
Si tratta di un atto importante – ha detto Tenuta da cui non possiamo esimerci. Non è il caso di individuare dei colpevoli ma sicuramente negli anni passati qualcosa non ha funzionato. Siamo in una fase di pre dissesto ma con questo atto eviteremo problemi più gravi. Non sarà facile raddrizzare i conti ma è un nostro dovere cercare di farlo.
Alla fine l’atto deliberativo è stato votato da soli consiglieri di maggioranza mentre l’opposizione, Pd e Udc, si è astenuta motivando tale scelta per lo scarso coinvolgimento nelle stesura della delibera da inviare alla Magistratura contabile. Ma cosa c’è scritto nell’atto? La Corte invita il Comune ad effettuare alcune operazioni e ad evitarne altre.
Ad esempio impone di non accendere nuovi mutui, di risolvere i problemi di cassa, di incassare i residui attivi, ovvero somme previste ma non incassate, di evitare frequenti anticipazioni di cassa, di non spendere i fondi vincolati, di rispettare il Patto di stabilità, di riscuotere le multe elevate dalla Polizia Municipale e i vari tributi. Insomma la Corte chiede più attenzione ed una razionalizzazione della spesa. Non è un momento felice, quindi, per le casse comunali.
I debiti ammontano a venti milioni, quelli fuori bilancio a sei, ed è per questo che il sindaco Tenuta ha voluto accanto a sé Antonio Costantini, esperto di finanza pubblica, che avrà l’arduo compito di mettere a posto i conti.

PUBBLICATO 20/09/2013





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