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Quasi fatta la giunta comunale

Foto © Acri In Rete
Piero Cirino
Espletate le formalità della proclamazione, di sindaco e nuovi consiglieri, l’ennesima legislatura prende l’abbrivo.
I prossimi passaggi saranno la convocazione dell’assemblea, per la prima seduta, e la nomina della giunta che affiancherà Nicola Tenuta in questa avventura amministrativa.
Di ufficiale non c’è nulla, ma di ufficioso c’è quasi tutto.
Secondo attendibili indiscrezioni di accreditati spifferi, il nuovo esecutivo trarrà alimento quasi per intero dalle liste civiche che hanno sostenuto la candidatura di Tenuta.
Questi i nomi: Ottone Martelli, che sarà anche vicesindaco, Pietro Lupinacci, Pasquale Benvenuto, Maria Bifano e Maria Francesca Coschignano.
Di questi, l’unico a non essere stato candidato è Ottone Martelli, già vice di Tenuta nel corso della precedente esperienza sotto le insegne dell’allora centro – destra.
La Bifano e la Coschignano sono state elette, quindi, in caso di nomina in giunta, dovrebbero rassegnare le dimissioni da consigliere. Benvenuto e Lupinacci sono stati candidati, ma non eletti.
Se l’impostazione, come sembra, dovesse trovare effettivo riscontro, entrerebbero in consiglio Angelo Milordo (Liberi con Tenuta) e Mario Ritacco (Acri in movimento con Tenuta).
Il presidente del consiglio invece dovrebbe essere Cosimo Fabbricatore (Liberi con Tenuta).
Se così sarà, l’assemblea comunale perderebbe due figure femminili e l’unica esponente del gentil sesso sarebbe Fabiana Fuscaldo, consigliera di opposizione, di Acri bene Comune.
L’assemblea civica sarebbe inoltre composta per otto sedicesimi, cioè esattamente la metà, da neofiti. Sette di questi tra gli scanni della maggioranza.
Ciò che dagli ambienti vicini al sindaco si lascia trapelare è la volontà di dar fondo a tutte le energie e le risorse di cui dispongono le quattro liste che in campagna elettorale hanno affiancato Tenuta, senza far ricorso, se non in misura fisiologica, a figure esterne.
Il giorno buono per formalizzare tutto potrebbe essere lunedì 24 giugno.
In quella data infatti dovrebbe tenersi la prima seduta del consiglio comunale della nuova legislatura. La riunione dovrà essere convocata dal consigliere che ha ottenuto più voti, cioè Pino Capalbo, del Partito Democratico.
Questa la tempistica: vi sono dieci giorni di tempo dalla proclamazione del sindaco, in questo caso avvenuta l’11 giugno scorso, per convocare le assise e altrettanti per tenere la prima riunione.
Successivamente si dovrà procedere anche all’elezione dei presidenti delle commissioni consiliari.
A quel punto, compiuti tutti i passi propedeutici, si potrà iniziare il quinquennio amministrativo.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria"

PUBBLICATO 21/06/2013





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