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La diatriba destra-sinistra ci portera’ mai in centro?

Foto © Acri In Rete
Marcello Perri
Leggere la lettera del Prof. Coschignano, a me indirizzata, mi stupisce. Non mi sarei mai aspettato una risposta così repentina, anche perché non era mia intenzione attaccare nessuno. Forse mi sarò spiegato male, forse sarò ingenuo ed inesperto, ma non sono tifoso della destra, non ho tessere di partito, né tantomeno mi lascio ingannare.
Non sarò addentrato in tutto ciò che succede nel quotidiano in un'amministrazione comunale, ma mi piace vivere attivamente la vita politica, informandomi, discutendo, sbagliando. Da cittadino acrese, nato e cresciuto in questa città, sento di poter esprimere un mio modesto parere, negativo, sullo “sfracello” ascensore. Del resto, anche un certo Michelangelo Tripodi, all’epoca assessore all'urbanistica della Regione Calabria, dopo aver visto l'opera, la definì OBBROBRIOSA e bloccò il finanziamento. Cito un pezzo del comunicato firmato dall'assessore: “La scelta a suo tempo compiuta, non sembra essere tra le più felici tanto da risultare incompatibile con il contesto urbano dell'area interessata sia sotto il profilo urbanistico che sotto l'aspetto ambientale. Ciò richiede un'immediata e forte assunzione di responsabilità per evitare che ulteriori danni possano essere arrecati da un intervento la cui utilità appare assolutamente marginale rispetto ai tanti problemi e alle conseguenze negative che pone sotto tutti i punti di vista. Pertanto, a seguito delle risultanze del sopralluogo, si ritiene opportuno sollecitare l'Amministrazione comunale a procedere alla sospensione dei lavori e alla successiva demolizione del manufatto per ripristinare lo stato dei luoghi preesistenti".
Probabilmente ora qualcuno smentirà anche quanto appena riportato! Non spetta a me scegliere un tecnico per risolvere la questione ascensore, è compito della politica, ma visto che si tratta dei nostri soldi, penso sia normale esprimere il proprio pensiero.
Mi viene spontaneo chiedere, se non si parla di ripicca e se la scala mobile non era realizzabile: la cifra a disposizione sarebbe stata sufficiente per riqualificare in altro modo quella zona? Con quali fondi verranno pagati gli addetti alla vigilanza della struttura? Tutto questo quanto ci costerà? Ma soprattutto, c'era davvero la necessità di un ascensore?
Nella lettera il Prof. Coschignano parla di neve e ghiaccio: a Belluno, la città più fredda d’Italia, dove neve e ghiaccio non si fanno desiderare, il centro storico è raggiungibile grazie a delle scale mobili. Il mio articolo non voleva essere una polemica contro l'ascensore, e non pensavo di poter dar “fastidio” esprimendo un pensiero, il quale non aveva nessun destinatario particolare, né tantomeno voleva essere un coro tifoso a favore della destra. Ho semplicemente espresso un mio parere. A differenza di altri, io ad Acri ho scelto di viverci! Distogliendomi dal discorso ascensore, colgo l’occasione per assicurarmi di aver appreso la lezione “gaberiana”: ACRINSCENA è di destra, AMPHITEACRI è di sinistra?

PUBBLICATO 17/06/2013





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