E’ stata inaugurata il 30 Maggio scorso e durerà fino al 16 Giugno, presso la sala delle colonne del palazzo Sanseverino-Falcone, la prima Personale nella nostra cittadina del pittore Emilio Servolino.
Recandosi presso l’allestimento, a primo impatto, sopraggiunge subito nell’osservatore una sensazione di ordine, e di un qualcosa di molto professionale; le opere , nonostante l’imponenza dello spazio espositivo, e, grazie a due piccole strutture realizzate ad hoc alle due estremità della sala, riescono a creare una dimensione quasi domesica in cui l’osservatore può agevolmente godere e interpretare dell’arte che testimoniano.
Servolino con questa mostra (la prima nel suo luogo d’origine) simboleggia più di 30 anni di attività, che vanno dal 1981 anno in cui si aggiudica il premio LUBIAM (concorso nazionale fra tutte le accademie delle belle arti d’italia), al 2011 anno in cui viene invitato ad esporre da Vittorio Sgarbi alla 54° Biennale di Venezia.
Scrive su Servolino il critico d’arte Tonino Sicoli: "La ricerca pittorica di Servolino sfiora diversi importanti momenti della storia dell’arte, fa dell’espressionismo leggero, sfiora l’informale, è un pittore oniricoche dipinge paesaggi fluidi e magmatici intrisi di naturalismo poetico".
Mentre il prof. G. Chielli chiosa in tal modo sull’artista acrese: "L’originalità dell’opera di Servolino la notiamo nella capacità di mediare i colori tipici del Mediterraneo-il giallo acceso, il blu intenso- inseriti in un contesto che pone l’opera come medium tra le diverse istanze : la radice del luogo e l’urgenza dell’innovazione".
Merita dunque una visita questa mostra in cui un artista conclamato dalla critica ed apprezzato dal pubblico, offre un momento di arte importante in cui si ha l’occasione di conoscere, capire e interpretare in un momento empatico più o meno lungo tra opera e osservatore, le ragioni di un arte,di una carriera, di una prospettiva di vita.