Cresce la preoccupazione intorno alle condizioni della SS660, la strada che collega Acri alla Valle del Crati, quindi a Cosenza e all'autostrada. Da venerdì sera operai dell'Anas stanno monitorando l'arteria in ragione di un evidente peggioramento degli effetti della frana sulla strada. Lo smottamento è ultracentenario ed è determinato dall'azione a valle di Serra di Buda e del prospiciente versante di Padia dal fiume Calamo. All'altezza del chilometro 16+700, a poche centinaia di metri dall'ingresso nella città, l'azione della frana su un muro posto a margine della carreggiata ha subito un peggioramento che si vede a occhio nudo e che incute un certo timore. In prossimità del muro è posizionato anche un rilevamento gps, che ha evidentemente confermato quanto è possibile scorgere da una semplice osservazione. L'incubo che la comunità acrese cerca di esorcizzare è quello di una nuova eventuale chiusura della strada, che di fatto provocherebbe un nuovo isolamento. E' già accaduto nel 1999, con conseguenze disastrose sia per la già boccheggiante economia locale che per la semplice mobilità da e per Cosenza e l'autostrada. E' in fase di realizzazione un percorso alternativo che permetterà di aggirare la zona interessata dallo smottamento, ma i tempi dei lavori di completamento non sono assolutamente compatibili con una eventuale emergenza.