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Zero Zero Zero

Foto © Acri In Rete
Leda Perrotta
La coca la sta usando chi è seduto accanto a te in treno e l’ha presa per svegliarsi stamattina o l’autista al volante dell’autobus che ti porta a casa, perché vuole fare gli straordinari… se non è lui è l’imbianchino… se non è lui è l’infermiera che sta cambiando il catetere al nonno… se non è lei è l’avvocato … se non è lui è il cassiere …
Sono brani dell’ultimo libro di Roberto Saviano: “ZERO ZERO ZERO”, nel quale ci descrive il mondo della cocaina. Ieri ho avuto l’opportunità di ascoltare l’autore ospite presso l'Università della Calabria. A Cosenza lo scrittore ha spiegato le ragioni del suo viaggio: "Le organizzazioni criminali - ha raccontato - creano il mito di se stesse. L'unico modo che c'è per affrontarlo è smontarlo. L'organizzazione è riuscita a costruire il mito che va decostruito raccontando che cosa è l'inferno di questa vita limitata, pensando che vivere onestamente sia inutile".
Saviano
ha poi aggiunto: "In questa regione l'organizzazione ha messo insieme arretratezza culturale e sviluppo finanziario. Qui si tratta la coca ed è come se ci fosse il petrolio. La liberalizzazione toglierebbe il mercato clandestino, ma le mafie sono protezionistiche per mantenere il monopolio. In termini economici il mercato vale 400 miliardi di dollari l'anno".
"È proprio la miseria del territorio - ha concluso - che consente di conservare le regole. Regole che sono: ricchezza personale e non sviluppo, benessere comune. L'impegno non può non partire dalla conoscenza di questo mondo". In circa un’ora e mezza l’autore ha catturato l’attenzione della platea dell’Aula Magna dell’UNICAL; spiegando il cammino di questa sostanza, che da foglia diventa pasta e poi polvere, quindi merce il cui utilizzo è già molto diffuso e in aumento. Quello della cocaina è il business più redditizio a livello mondiale, nessun prodotto garantisce guadagni così elevati. Naturalmente è un commercio illegale, gestito inizialmente dai cartelli colombiani, soppiantati col tempo nella loro leadership dai narcotrafficanti messicani, che si sono rivelati se possibile ancor più spietati e violenti.
Parte proprio dal Messico il viaggio di Saviano nel pianeta cocaina, per proseguire poi in Colombia, Italia, Russia, Africa, Stati Uniti. Attraverso le storie, spesso inedite, dei protagonisti del narcotraffico, si sviluppa un quadro di una realtà per molti aspetti (forse) ancora sconosciuta.

PUBBLICATO 15/05/2013





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