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Verso le elezioni. Le priorita’ di Tenuta

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
Ci riprova. Nicola Tenuta, 55 anni, sposato e con due figli, commercialista, tenta nuovamente di conquistare la poltrona di sindaco. Un ruolo già occupato dal 2000 al 2005 quando guidò una coalizione formata da Udc, all’epoca suo partito di appartenenza, Fi e An.
Un quinquennio importante durante il quale la città si dotò di alcune opere e di servizi mai prima di quel tempo immaginati; l’area pedonale, il palazzetto dello sport, la riqualificazione di una parte del centro storico. Attraverso i Psu e i Pit, la giunta comunale, sostenuta con forza dal senatore Udc, Gino Trematerra, intercettò una serie di finanziamenti che cambiarono il volto della città e le abitudini degli acresi. “Lo ammetto, fu un periodo positivo, riuscimmo a portare a termine alcuni importanti interventi che permisero alla città di essere al centro dell’interesse regionale per vitalità e nuove idee.” Tenuta, è sostenuto da ben quattro liste, tutte civiche ma non compare il simbolo di Grande Sud, il Movimento con il quale Tenuta si candidò alle ultime politiche, alla Camera, ottenendo mille e duecento voti.
Lui precisa; “sono stato a non voler coinvolgere Grande Sud in queste comunali, nelle liste che mi sostengono vi sono persone di ogni estrazione politica e non mi sembrava giusto associarle ad un Movimento che gravita nel centro destra.” A Tenuta non piace che qualcuno lo considera un guastafeste e lo metta dietro a Cristofaro e Maiorano; “ci sono buone possibilità che arrivi al ballottaggio”, dice.
E poi? “Qualcuno ha affermato che non vuole allearsi con noi, io gli ribatto che nessuno ha chiesto alleanze, di certo farò di tutto per non far vincere il centro sinistra.” Il suo slogan? “Un’altra Acri è possibile” e cita Mark Twain, F. Fitzgerald, Chaplin. “sono convinto che solo una riconsiderazione della cultura ed una nuova responsabile gestione del territorio, dell’ambiente e delle risorse umane, possano garantire lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità.”
I punti di forza del suo programma non si disco tanto molto da quelli di Maiorano; raccolta differenziata, risparmio energetico, territorio. Sul Psc, atteso da venti anni, dice; “è il momento di definirlo, e vorrei farlo coinvolgendo i cittadini.
Ed inoltre; valorizzazione delle frazioni, riqualificare il centro storico, incentivare le attività artigianali di un tempo, realizzare strutture ricettive, redigere una mappatura degli alberi per tutelare il patrimonio boschivo.
Tenuta vuole anche un ospedale diverso; “non è concepibile fare a meno di ostetricia e psichiatria.”
Poi aggiunge; “molta attenzione sarà riservata ai disabili ed agli anziani” e conclude “ritengo che per creare opportunità di lavoro e sviluppo occorre partecipare ai bandi europei.”

PUBBLICATO 15/05/2013





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