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Percorso al buio “Non occorre guardare per vedere”

Foto © Acri In Rete
FIDAPA - Acri
La mostra-che-non-mostra, il Percorso al buio, promosso ed ideato dalla F.I.D.A.P.A. di Acri, in collaborazione con il Museo Arte Contemporanea Acri e l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Cosenza, ha avuto un positivo riscontro con un’alta e sentita partecipazione.
È stata un’esperienza che ha toccato gli animi di molti, nel suo duplice invito a sperimentare come la percezione della realtà e la comunicazione possano essere molto più intense e profonde in assenza di luce e che chi non vede vive nella stessa nostra realtà, ma si rapporta ad essa con strumenti diversi.
Alla presentazione dell’iniziativa sono intervenuti il sindaco di Acri, avv. Luigi Maiorano, la presidente FIDAPA Acri, dott.ssa Anna Cecilia Miele, il responsabile Maca dott. Massimo Garofalo che hanno illustrato le dinamiche e gli obiettivi che hanno dato vita al progetto, il presidente UICI Cosenza dott. Pietro Testa, il direttore nazionale dott. Giuseppe Bilotti, che hanno parlato delle numerose iniziative ed attività che si svolgono giornalmente presso la loro sede di Cosenza e sono state le guide del percorso.
In pratica, il Percorso al buio è stato un tragitto di circa 15 minuti, in totale assenza di luce, lungo il quale un gruppo di 2/3 persone è stato accompagnato nell’esplorazione multisensoriale di sezioni percettive: gli elementi, il territorio, la materia ed i colori. Al termine di ciascuna è stata posizionata un’opera d’arte del maestro Vigliaturo. La peculiarità di questo percorso è stato lo scopo di ‘risvegliare’ i sensi e ‘vedere’ i colori, la materia, la forma e l’essenza di un’opera d’arte, senza il potere inibitorio della vista. Da sottofondo al tragitto il cammino e l’evoluzione nell’opera di un artista, che va dalla lotta contro la materia, per realizzare il suo ‘sogno’ artistico, alla terra natìa da cui l’artista trae i colori, le peculiarità e l’intensità delle sue opere.
Le sensazioni e le reazioni a questa esperienza sono state molteplici ed intense, ma la scoperta è stata comune: un’esperienza da non perdere, per scoprire che la vita per chi non vede non è vuota né triste e che “non occorre guardare per vedere lontano”. Un plauso ed un grazie a tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione dell iniziativa.
Il Percorso al buio resta fruibile al pubblico fino al 26 marzo c.a.
Per informazioni rivolgersi al numero 3496633635 o 0984/953309, direttamente al museo MACA.












































PUBBLICATO 21/03/2013





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