COMUNICATO STAMPA Letto 4465  |    Stampa articolo

Stato di agitazione degli lsu-lpu del comune di Acri

Foto © Acri In Rete
LSU-LPU - Acri
Nella giornata del 13 marzo è pervenuta al Comune di Acri, e a tutti gli altri Enti che utilizzano LSU-LPU, una comunicazione della Regione Calabria che di fatto “LICENZIA” migliaia di persone nell’intera Regione, una vera doccia fredda per migliaia di famiglie calabresi.
La Corte Costituzionale con una recente sentenza ha dichiarano la nullità della Legge Regionale n. 47 collegata alla finanziaria regionale 2012 con la quale dovevano essere pagati e stabilizzati i lavoratori LSU e LPU dell’intera Regione.
Ad Acri sono compromessi circa 90 posti di lavoro, persone che da oltre 15 anni lavorano e garantiscono i servizi essenziali nella nostra comunità, per molti di loro è l’unica fonte di reddito.
Sono servizi necessari che riguardano tutti i cittadini di Acri, dalle attività amministrative, tecniche e specialistiche all’interno dei vari uffici (demografici, ragioneria, museo, biblioteca, tributi, servizi sociali, uffici dei lavori pubblici, vigili urbani, ecc.), alla raccolta dei rifiuti alla sistemazione, riparazione e manutenzione della rete idrica e fognaria; dall’assistenza delle persone disabili alla programmazione di nuovi interventi e servizi, con competenze tecniche e professionali acquisite nel corso degli anni grazie ai sacrifici dei lavoratori e delle loro famiglie.
E’ evidente che una parte importante dell’attività amministrativa del Comune è garantita dagli LSU e LPU, che lavorano per oltre 30 ore settimanali e pagati con un sussidio di disoccupazione ed un’integrazione regionale, senza mai aver ricevuto contributi previdenziali, da oltre 15 anni.
Tale situazione sta creando una forte preoccupazione e malessere tra i lavoratori che nei prossimi giorni avvieranno forme di mobilitazione.
Chiediamo un sostegno ed impegno alla classe politica ed istituzionale locale, provinciale, regionale e nazionale affinché si adoperino, con la massima urgenza, alla soluzione della problematica degli LSU-LPU affinché un “errore” non possa divenire un dramma sociale enorme.


PUBBLICATO 15/03/2013





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