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Una copia della statua del Beato Angelo negli Stati Uniti

Foto © Acri In Rete
Piero Cirino
Nei prossimi giorni una copia della statua del Beato Angelo partirà alla volta degli Stati Uniti.
Raggiungerà la città di Westerly, Contea di Washington, nello stato del Rhode Island.
In questa comunità vivono molti acresi che nel secolo scorso hanno attraversato l’Atlantico e che con la loro terra hanno sempre mantenuto un forte legame.
Nello scorso mese di ottobre, in prossimità dei solenni festeggiamenti in onore del Beato Angelo, un gruppo di quaranta persone provenienti da Westerly, accompagnate dal parroco della chiesa Immacolata Concezione.
Ad Acri si sono fermate cinque giorni e nella Basilica del Beato Angelo sono state officiate funzioni religiose anche in inglese.
Del gruppo faceva parte un solo acrese di origine, ma questo non ha limitato l’entusiasmo e la curiosità della compagnia. Così è nata l’idea di realizzare nella parrocchia dell’Immacolata Concezione di Westerly una sottoscrizione che ha permesso di mettere insieme la cifra necessaria alla realizzazione di una copia, con calco unico, della statua del Beato Angelo, il cui originale è allocato nella sacrestia della chiesa piccola, nei pressi della Basilica.
La statua, che è stata benedetta domenica scorsa in Basilica, è costata intorno ai seimila euro, mentre 1500 circa occorrono per il trasferimento negli Stati Uniti.
E’ stata realizzata, in vetro resina, da Murat Cura, artista turco trapiantato a Capistrano, nell’entroterra vibonese.
Cura in passato aveva già fatto un analogo lavoro per la statua della Madonna Addolorata.
A Westerly in aprile si recherà pure il Guardiano dei Cappuccini di Acri, Padre Pietro Ammendola, accompagnato da un frate.
Per Padre Pietroquesta iniziativa ha una straordinaria valenza, anche perché costruisce ulteriori ponti tra gli emigrati in America e la loro terra”. Inoltre “testimonia il grande fascino che la figura del Beato Angelo ha anche in quelle comunità”. L’interesse per questa figura continua a portare ad Acri gente da tutte le latitudini. I pellegrini vengono accolti tutti con calore, ma mancano le strutture ricettive.
La speranza, in tal senso, risiede nel completamento della Piazza Beato Angelo, prospiciente la Basilica, in cui sono previste anche strutture di accoglienza.


fonte: Il Quotidiano della Calabria

PUBBLICATO 06/03/2013





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