Dalle trentacinque sezioni, emergono dati estremamente importanti ed imprevedibili alla vigilia e che faranno sicuramente discutere nelle prossime ore. Sia al Senato che alla Camera, il primo partito è il Movimento Cinque Stelle, in flessione tutte le altre forze politiche rispetto a cinque anni fa.
Al Senato hanno votato 10791 elettori pari al 68% (73% nel 2008). Il Movimento di Grillo ha ottenuto 2600 voti pari al 26%, a seguire il Pd con 2367 preferenze, ovvero il 24% (circa il 10% in meno rispetto al 2008).
Discorso a parte merita la lista Monti per l’Italia che aveva in Michele Trematerra, esponente Udc, il candidato locale. Per lui poco meno di duemila voti, cioè il 19% (nel 2008 con il candidato Gino Trematerra l’Udc raccolse oltre tremila preferenze). Debacle per il Pdl che non va oltre l’8% cioè ottocento voti, quindi Grande Sud 5.5%, Psi, 5.5%, Sel 6%, Rivoluzione Civile 2%.
Alla Camera hanno votato 11900 elettori cioè il 68%. Anche in questo caso il Movimento di Grillo, risulta essere il primo partito con il 28%, ovvero oltre tremila voti, con il candidato Massimo Belsito, a seguire il Pd, 2600 voti, con il 24%, (-10% rispetto al 2008), candidato Pino Capalbo, Udc 8%, circa mille voti, altrettanti in meno rispetto a cinque anni fa, Rivoluzione Civile 2%, Sel 8%, 800 voti, candidato Bruno Pascuzzo, Pdl 8%, 800 voti, (22% nel 2008), Grande Sud 10%, oltre mille preferenze con candidato Nicola Tenuta.

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