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Primarie PD, si candidano Capalbo e Cristofaro

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Ad Acri le Primarie di ieri, per la scelta del candidato alla presidenza del consiglio per il centrosinistra, hanno fatto registrare essenzialmente due dati significativi.
Innanzitutto la scarsa affluenza alle urne, con soli seicento votanti.
E pensare che, solo per fare un esempio, quando si trattò di votare il segretario nazionale, al voto parteciparono oltre 1400 elettori.
C’è poi il dato di merito della consultazione, con l’affermazione di Pierluigi Bersani, con 287 voti.
Vendola ha totalizzato 193 preferenze, Renzi 99, Tabacci 19 e Puppato 1.
Per quanto riguarda il primo, non poco ha influito il fatto che sia stato istituito un solo seggio su un territorio che si estende per circa duecento chilometri quadrati.
Nelle precedenti occasioni, oltre a quello di Acri centro, che ieri è stato allestito nella sede della comunità montana “Destra Crati – Sila Greca”, c’erano anche i seggi di San Giacomo e Là Mucone. Non si capisce perché ieri quei due popolosi nuclei abitativi non siano stati attivamente coinvolti.
Questo tuttavia non è sufficiente a spiegare del tutto il dato deludente dell’affluenza alle urne e qualche interrogativo sulla capacità di coinvolgimento popolare del centrosinistra è lecito porselo.
Una certa “distrazione” per le sorti nazionali è stata determinata anche dal fatto che ieri scadevano i termini per la presentazione delle candidature alle Primarie di partito del Pd, per la scelta del candidato a sindaco per le Comunali della prossima primavera. Saranno in due a correre, come ampiamente previsto e senza sorprese di sorta, cioè Pino Capalbo e Giuseppe Cristofaro.
Capalbo è stato il primo segretario del Partito Democratico, è consigliere comunale e vicepresidente della comunità montana “Destra Crati”.
Cristofaro è stato consigliere e assessore regionale ed è presidente della fondazione culturale “Vincenzo Padula”. Si dovrebbe votare il 16 dicembre, ma il condizionale è imposto da un appello di studenti e lavoratori fuori sede che chiedono lo spostamento di una settimana per dar modo a costoro di rientrare e votare. Questa sera si riunisce il direttivo del partito e si deciderà definitivamente.
C’è da pronunciarsi anche su un’altra questione ed è la delega in bianco che i due candidati dovrebbero firmare al segretario per la candidatura del perdente al consiglio comunale. E’ una scelta votata dal direttivo, ma che incontra qualche perplessità in uno dei due candidati.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 26-11-2012

PUBBLICATO 27/11/2012

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