Voglio chiudere, con codesta risposta, una querelle alquanto sterile in rispetto delle persone che fanno parte dell’Ordine di cui sopra, ma soprattutto, per il Beato Angelo che non certamente vuole essere trascinato e mortificato nelle beghe terrene.
In verità ci sarebbe molto da dire, altro che virgola mancante, citata ironicamente per non alimentare ulteriori polemiche.
Questo episodio, spero che sia costruttivo per un futuro concorso, magari il bando potrà meglio specificare la dicitura “preghiera o poesia in dialetto” trasformandola in “preghiera in dialetto o poesia in dialetto”, affinché una vecchia maestra in pensione come me possa capire meglio e regolarsi di conseguenza. Inoltre, visto che la mia preghiera è stata considerata fuori concorso non doveva nemmeno ricevere un attestato di partecipazione, poiché non previsto nel regolamento. Ringrazio il Direttore di Acri In Rete Gianluca Garotto per la sua cortese ospitalità e rivolgo un augurio a tutti gli acritani - o acresi - e non solo, affinché il nostro Beato Angelo diventi presto SANTO.