Nei giorni scorsi, con mio sommo piacere, ho letto un articolo sul sito PANE&ROSE in cui si parlava del concetto di sviluppo edilizio come di un concetto anacronistico specialmente per una cittadina come Acri. Dato che per spiegare tutto ciò si è scritto di un mio fantomatico viaggio nel tempo, devo fare alcune puntualizzazioni:
• prima di tutto, non capisco perché lo sviluppo edilizio viene strumentalizzato ed etichettato come la classica fase in cui si costruisce senza regole, ed invece, non viene vista come una possibile trasformazione e riqualificazione di zone disabitate di Acri;
• secondo, l’essere responsabile di un’area tematica, non vuol dire essere schematizzato nei vecchi dogmi partitici, ma anzi deve essere visto anche come un punto di partenza per una generazione che negli anni tra il 60 e l’80 non era ancora nata;
• terzo, a torto a ragione, penso che una persona con degli ideali e politicamente liliale deve lavorare per il Partito in cui crede, promuovendo un programma condiviso, che il Nostro candidato sindaco dovrà proporre agli elettori, solo così il centro sinistra acrese si svincolerà dalle beghe del passato e si proporrà come una forza incentrata sullo sviluppo e sulla concretezza per le quali non ci serve nessuna macchina del tempo.

Paul Tillich: La vita non potrebbe continuare se non si gettasse il passato nel passato, liberando il presente dal suo peso.