Al Beato Angelo, figura carismatica così vicina a tutti noi, voglio dedicare questa mia preghiera dal titolo Umile preghiera, la quale per una virgola mancante è stata presentata fuori concorso alla sezione Speciale “A colloquio con il Beato Angelo”, preghiera o poesia in dialetto. Un gesto fatto nella speranza che quanti si “riempiono la bocca” di sante parole e preghiere comprendano che i loro atti, talora, offendono oltre che il prossimo, anche il Divino.

UMILE PREGHIERA
BEATO ANGELO, sono una fedele sostenitrice,
che crede già nella Tua Santità pur se ancora Beato.
Ti prego fa’ di nuovo, anche se piccolo, un altro miracolo
per chi pensa che ci sia bisogno di un cenno miracoloso
contemporaneo per attestare la Tua grazia divina.
Io credo che il miracolo innovativo sia quello di abbattere
il grosso muro della burocrazia, della pochezza di alcuni mortali
che si credono immortali, attaccati alle cose materiali a danno
della fede e della spiritualità.
Fa’ che si stacchino dagli egoismi economici e che possano accelerare
un processo troppo lungo per diventare Santo di
quella chiesa eretta in Tuo onore dalla cittadinanza
acrese che Ti segue in massa in processione per le vie del paese o
che Ti implora nei momenti di bisogno, fa’ che lo si faccia sempre
anche quando ci si trova in effimera potenza o si crede di
stare molto in alto, su un piedistallo fatto di argilla.
Tu sei stato posto su un piedestallo glorioso per volere del Signore,
che ha graziato in vita ed in morte la Tua Persona.