Si è tenuta nei giorni scorsi, nella sede di via “Anna Frank”, la riunione dell’area progressista del Partito Democratico di Acri.
Vi hanno partecipato ex amministratori, dirigenti e diversi simpatizzanti del partito che non militano in alcuna formazione politica, decisi a dare il loro contributo per la nuova tornata elettorale che si terrà da qui a pochi mesi.
La fase “anomala” in cui il Partito Democratico attualmente si trova è stata al centro di una partecipata discussione, alla quale ognuno ha portato il proprio contributo.
L’area progressista del PD racchiude tutti coloro che hanno deciso di sostenere la candidatura di Domenico Terranova all’ultimo congresso di circolo, condividendone le istanze e le proposte. Quest’area vuole rivolgersi a tutti coloro che si riconoscono in questo progetto, con la volontà di dar vita a un percorso inclusivo al massimo, che si rivolga a tutti quei cittadini stanchi di osservare passivamente la deriva della politica.
Durante i primi due incontri si è palesata la volontà di voltare pagina per una riforma profonda della politica e dell’etica pubblica che, sola, può ridare fiducia e speranza ai tanti cittadini delusi dalla politica del centrodestra e dalle deficienze e contraddizioni del centrosinistra.
Dopo le ultime vicende politico-amministrative sentiamo l’esigenza di rilanciare con forza l’azione politica all’interno del partito democratico per aprire un dialogo con la società civile e con tutte quelle forze politiche e associazionistiche che vogliano contribuire alla creazione di un’alternativa di governo valida e concreta, che decida di rimettere al centro della politica l’etica e la meritocrazia. Diciamo basta al clientelismo che sta caratterizzato l’azione amministrativa di chi ci governa, basta ai concorsi pilotati ed alle nomine familiari, basta ai sotterfugi ed all’ambiguità.
Sul terreno dell’etica pubblica saremo intransigenti nei confronti anche del centro-sinistra che non deve imitare mai le logiche e i comportamenti del centro destra acrese.
Quello che spinge l’area progressista a rendersi promotrice di un radicale rinnovamento della politica e della morale nella politica è la voglia di ridare dignità e futuro alla nostra cittadina, umiliata e calpestata da una cattiva politica e da cattivi amministratori che hanno ormai perso di vista l’enorme responsabilità che deriva dall’occupare una carica pubblica e che quindi hanno smesso di perseguire il bene comune.