Presa visione dell’articolo di Roberto Saporito del 20/09/2012, avente per titolo “L’assessore Vigliaturo: i ritardi dei lavori della scuola Junci dovuti a carenze del progetto originario”, lo scrivente Ing. Pastore A. M., membro dell’equipe di redazione del “progetto originario”, per diritto di replica ha la necessità di formulare alcune osservazioni a quanto trascritto nello stesso, precisamente:
• il progetto esecutivo rientra negli interventi di miglioramento sismico di cui all’O.P.C.M. n. 3274/2003 e n. 3431/2005;
• l’ufficio preposto della Regione Calabria, presso l’assessorato ai LL. PP. di Catanzaro, con nota del 01/07/2007 ne attestava la coerenza e la cantierabilità in base agli obiettivi posti alla base del finanziamento;
• l’ex ufficio del Genio Civile di Cosenza, con nota del 23/08/2010, rilasciava l’autorizzazione preventiva per la realizzazione dei lavori essendo gli stessi di rilevante interesse pubblico;
• l’ufficio del RUP ne effettuava la validazione, tanto che lo stesso è stato posto a base di pubblico appalto;
• nel progetto esecutivo, così come disposto dalla circolare regionale, Ente finanziatore, furono previsti “l’insieme di lavorazioni ed operazioni finalizzate al raggiungimento dell’incremento del livello di sicurezza complessivo degli edifici”, palestra della succursale della s. m. “L. Da Vinci” e edificio scolastico della scuola dell’infanzia in via Don Luigi Sturzo. La circolare regionale non escludeva la possibilità che l’Ente attuatore, Comune, potesse utilizzare propri fondi per migliorare ulteriormente finiture, impiantistica, sistemazione esterna e altre lavorazioni non strettamente correlate con gli obiettivi del finanziamento (miglioramento sismico). Il progetto esecutivo prevedeva anche il rifacimento di tutta l’impiantistica coinvolta nei lavori di miglioramento sismico compresa la fatiscente schematura dell’impianto di riscaldamento della scuola dell’infanzia. Esclusi dalle previsioni del progetto esecutivo erano: la sostituzione degli infissi che, l’Amministrazione comunale avrebbe restaurato con proprie maestranze, e la tinteggiatura esterna, tra l’altro non presente sull’edificio scolastico prima dei lavori.
Il progetto esecutivo fu redatto e approvato nella primavera del 2009 mentre, i lavori iniziarono a giugno 2011. Dalla sua approvazione e durante l’esecuzione dei lavori si sono verificati da un lato eventi imprevisti ed imprevedibili all’epoca della redazione del progetto esecutivo (primavera 2009), e dall’altro espressa richiesta dell’Amministrazione comunale per la rimodulazione del progetto utilizzando il finanziamento per intero sulla scuola di Jungi.
Oggi, pertanto, sembra ingeneroso, da parte dell’Assessore Vigliaturo ricercare, in presunte carenze del “progetto originario”, la causa dei ritardi dei lavori della scuola di Junci visto il suo iter di approvazione e gli eventi richiamati e sinteticamente suesposti.
Nell’articolo di Roberto Saporito, inoltre, sembra che l’Amministrazione comunale, sin dall’inizio dei lavori abbia accertato carenze del “progetto originario” ma, allora (la domanda sorge spontanea), perché non ha tempestivamente attuato quanto di propria competenza e che la normativa vigente le consente? Ovvero perché non ha iniziando la procedura risarcitoria a danno dei progettisti per errori, carenze ed omissioni presenti nel progetto esecutivo ricusando gli stessi progettisti? Tanto si doveva per diritto di replica e per dare marcato significato deontologico professionale alla propria attività.