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La scuola di Padia rischia l'isolamento

Rosanna Caravetta
Foto © Acri In Rete
Bisognerà attendere ancora una settimana prima di sapere se il servizio di trasporto per gli alunni della scuola primaria e dell'infanzia di Padia , nel centro storico cittadino , sarà ancora garantito.
È l'esito dell'incontro tra gli assessori comunali Anna Vigliaturo, Raffaele De Vincenti , Natale Cerlino e una delegazione di genitori e insegnanti della scuola nonché alcuni rappresentanti del comitato di quartiere "Padia- Picitti per la difesa dei beni comuni" che da settimane continuano a chiedere alle istituzioni di non sopprimere il servizio. Tagliare su trasporti, in specie per quella scuola collocata nel cuore del centro storico ai piedi dell'antica torre, vorrebbe dire farla morire perché senza lo scuolabus, vista la sua posizione distante dal centro, il plesso finirebbe con il perdere automaticamente molti potenziali studenti con il rischio che non si formerebbero più le classi. Morirebbe così l'unico elemento di vita e cultura di quell'antico quartiere, ricco di storia e cultura ma sempre più abbandonato e magro di servizi.
Mancanza di fondi la ragione per cui dal Comune si è deciso di tagliare, ipotesi tuttavia non ancora concretizzata da alcuna delibera almeno fino a quando, hanno spiegato gli amministratori nel corso dell'incontro , non sarà pronto il piano dei trasporti sul territorio. Ma dal comitato non ci stanno, ed è per questo che annunciano di non fermarsi qualora il comune, come già ampiamente preannunciato , mettesse il tutto nero su bianco. "Un pulmino non ha costi - ha commentato Giuseppe Ritacco, membro del comitato - se ad esso è legata la vita di una scuola che rivitalizza nello stesso tempo la vita di un quartiere. Se le scuole diminuiscono - ha proseguito ancora Ritacco - diminuisce il senso culturale di un paese".
E sempre nel corso della riunione è stato chiesto all'amministrazione comunale di presentare al più presto un preciso piano di recupero della valle , ai piedi dell'antico borgo, completamente bruciata settimane addietro e di effettuare un sopralluogo anche tra i vicoli del centro storico dove pare siano molte le zone pericolanti.

PUBBLICATO 04/09/2012

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