LETTERA Letto 3718  |    Stampa articolo

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Luigi Aiello
Foto © Acri In Rete
Che tristezza, amici acresi.
Oggi è l'ultimo giorno di mia permanenza al Liceo "V. Julia", perché, da domani in poi, sarò collocato in pensione per avere superato abbondantemente i 40 anni di anzianità di servizio.
Per chi, come me, ha dedicato la sua vita alla Scuola, prima come docente e poi come preside (mi piace usare questo termine ormai soppiantato dalla nuova dicitura dirigente scolastico), non è proprio un bel giorno, pur dovendomi fare una ragione del fatto che gli anni passano inesorabili per tutti e che per ogni cosa c'è sempre un tempo per cominciare e un tempo per finire.
Ma, per non farmi prendere troppo dalla malinconia, mi piace, qui di seguito, ricordare come è stato il mio tempo trascorso presso il mio, il vostro, il nostro Liceo.
Chiesi, nel 2001, di essere trasferito dalla mia abituale sede di servizio, la Scuola Media di Bisignano, la mia città, al Liceo "V. Julia" perché, dopo 16 anni di presidenza, volevo vivere una nuova esperienza professionale a un livello più alto, allo scopo di saggiare le mie capacità e di migliorare e arricchire le mie conoscenze e le mie competenze. Sapevo che ci avrei rimesso qualcosa dal punto di vista economico, visto che avrei dovuto affrontare ogni giorno il viaggio da Bisignano ad Acri e viceversa, ma poco importava, visto che ero e sono convinto che non bisogna mai adagiarsi sull'acquisto e sicuro, ma bisogna sempre cercare nuovi stimoli da cui ottenere nuove gratificazioni umane e professionali.
Quel primo settembre, presentandomi al Collegio dei docenti, dissi ai presenti che il mio scopo dichiarato consisteva nel creare, con la collaborazione e l'azione di tutti, docenti, personale, studenti, famiglie, istituzioni locali e cittadini comuni, un grande liceo, grande qualitativamente, che fungesse da punto di riferimento culturale per l'intera comunità acrese e del territorio circostante.
Tale affermazione, lo riconosco, aveva un certo che di avventato e poteva risultare anche presuntuosa, ma, a distanza di 11 anni e alla luce dei risultati ottenuti, posso orgogliosamente affermare che, senza ombra di dubbio, il nostro Liceo si colloca tra i migliori della provincia di Cosenza ed è unanimemente citato come esempio positivo nell'ambito del territorio della provincia stessa.
Tale traguardo non si è raggiunto ad opera delle mie virtù taumaturgiche, che sicuramente non possiedo, ma di un processo graduale sviluppatosi negli anni, che ha visto le varie componenti della realtà scolastica diventare un gruppo coeso, impegnato nel raggiungimento di un obiettivo condiviso e il Liceo un posto dove non si fa solo scuola nella maniera tradizionalmente intesa, ma cultura.
Ligio al principio che le cose si fanno senza preannunciarle e, una volta fatte, senza battere troppo sulla grancassa della pubblicità, non mi piace essere autoreferenziale, tuttavia non posso tacere su alcuni momenti oltremodo qualificanti vissuti dal nostro Istituto.
Volendo fare una selezione, c'è l'imbarazzo della scelta, perciò ne cito alcuni che ritengo particolarmente significativi:
a) Incontri e seminari con personaggi noti del mondo universitario e della cultura letteraria e scientifica;
b) Incontri con gli autori (particolarmente significativo quello con Maria Luisa Spaziani, la più grande poetessa, anzi poeta, come lei stessa ama definirsi, vivente);
c) Iniziative intese a diffondere la cultura della legalità (No-mafia Day, PON sull'antimafia e il rispetto delle regole, organizzato in collaborazione con la Prefettura di Cosenza, incontri col Prefetto, il Questore, il Capitano dei Carabinieri di Rende, il Sindaco antimafia di Lamezia Terme e numerosi magistrati);
d) Partecipazione a concorsi a carattere nazionale, quali le Olimpiadi della Matematica, il Premi Nazionali "Padula" e "Arena", la Giornata di formazione a Montecitorio (unico Istituto calabrese selezionato e tra i i primi 40 d'Italia) e tanti altri che qui non è il caso di citare;
e) Partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi, con significative affermazioni anche a livello nazionale;
f) Viaggi d'istruzione e visite guidate in luoghi di particolare richiamo storico, artistico e naturalistico;
g) Partecipazione agli spettacoli del Teatro greco di Siracusa;
h) Organizzazione di rappresentazioni teatrali.

Sono solo degli esempi di tutto ciò che è stato fatto in questi 11 anni, ma sarebbe riduttivo se trascurassi il fatto che le attività extra-curriculari non hanno minimamente inciso in negativo sul normale svolgimento del programmi inerenti le varie discipline di studio.
Vorrei, a questo punto, dire tante altre cose, ma, per non annoiarvi, voglio solo mettere in evidenza gli aspetti umani della mia bellissima e irripetibile avventura, in particolare i miei rapporti coi docenti, col personale A.T.A., con gli studenti, con le famiglie.
Usando un linguaggio sportivo, posso senz'altro affermare che tutti hanno costituito una squadra perfetta e fortissima, in grado di competere per lo scudetto e vincerlo, di cui io ho avuto il grande onore di essere stato, fino ad oggi, l'allenatore-manager. Grazie, amici, per avermi aiutato a crescere umanamente e culturalmente e per avere realizzato, ve ne accorgerete quando anche per voi arriverà il momento di lasciare, un piccolo capolavoro. Siate, perciò, sempre orgogliosi di appartenere, o di essere appartenuti, alla grande squadra dell'I.I.S. - Liceo Classico e Scientifico "V. Julia" di Acri.
Un saluto e un ringraziamento vanno alle Amministrazioni comunali che si sono succedute in questi 11 anni. Istituzionalmente i rapporti dell'Istituto sono con l'Amministrazione provinciale, ma l'Amministrazione locale si è resa disponibile ogni volta che mi sono rivolto ad essa per qualche bisogno.
Infine, ma non per importanza, voglio dedicare un pensiero agli amici acresi esterni all'ambiente scolastico.
Ho conosciuto persone, appartenenti a ogni categoria professionale o ceto sociale, dotate di grandissima umanità, di rispetto e di senso dell'amicizia.
A tutti loro rivolgo un caro e commosso saluto. Mi mancheranno.
E' doveroso, da parte mia, salutare la nuova dirigente del nostro Liceo, la prof.ssa Rosa Pellegrino, augurandole una permanenza almeno altrettanto esaltante che la mia, oltre che un buono e proficuo lavoro.
Mi scuso con tutti se ho dimenticato di citare qualcuno o qualcosa, ma, lo capirete di certo, l'età che avanza è una brutta bestia.
Vi voglio bene, credetemi. Che tristezza, però.

PUBBLICATO 31/08/2012

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