La legge 13 del 1989 è la principale norma italiana contro le barriere architettoniche, ma basta guardarsi intorno per capire che sono ancora molti gli ostacoli fisici per le persone con difficoltà motorie.
Le barriere architettoniche (scale, ascensori piccoli, marciapiedi privi degli scivoli) rappresentano un problema, non solo per i disabili, ma anche per i bambini, gli anziani o le mamme con carrozzine; dei veri e propri ostacoli, soprattutto edilizi che negano il diritto alla mobilità ad una parte della popolazione.
Se a questi aggiungiamo la cattiva educazione di tutte quelle persone, e sono tante, che parcheggiano in modo selvaggio ostruendo gli scivoli e in parte i parcheggi riservati ai disabili, il problema, ancora, non è del tutto superato.
A discutere del diritto per le persone con disabilità a muoversi e a fruire del territorio come gli altri cittadini si sono ritrovati, all’interno della sala convegni del CONI, Roberto Bartolomeo, Presidente Gruppo misto della Provincia di Cosenza e Presidente della Commissione Consiliare del Comune sul Welfare - Sanità e Politiche Sociali, Giovanni Gentile, Presidente della Cooperativa Sociale “FRATERNA ASSISTENZA”, Maurizio Simone, Vicepresidente Nazionale A.N.G.L.A.T. e Presidente della Sezione cittadina, Tina Spizzirri Marzi, Presidente Regionale F.I.S.D.I.R., Carlo Baffi, Consulente A.N.G.L.A.T. Sezione di Cosenza, Valentina De Luca, Assistente Sociale Specialista e Andrea Falbo, Presidente Commissione Lavori Pubblici del Comune.
Sensibilizzare e proporre stili di vita più “accessibili”, questo lo scopo del convegno moderato da Gianfranco Bonofiglio, Direttore de “LA VOCE COSENTINA”, è stato organizzato dal Gruppo Misto del Consiglio Provinciale e dalla cooperativa sociale “FRATERNA ASSISTENZA”.
“Sono cinquant’anni che si parla di abbattimento di barriere architettoniche, le leggi ci sono e forse sono anche troppe, quello che manca è la sensibilità e l’accortezza di doverle applicare. In questo senso la politica è molto latitante” ha commentato Maurizio Simone.
Nel corso del convegno sono state mostrate fotografie che evidenziano quante difficoltà incontra un disabile per fare una semplice passeggiata: marciapiedi senza scivoli, l’utilizzo dei sampietrini(blocchetti di porfido) definiti dai disabili delle vere e proprie piste da cross, e ancora, la mancanza di semafori acustici o rampe troppo ripide. “Tutti gli ostacoli alla libera mobilità si trovano anche nelle zone della città di nuova costruzione – ha continuato Simone – ecco perché affermo che le leggi ci sono ma manca l’applicazione.
Demolire le barriere architettoniche rappresenta anche un abbattimento di costi sociali e una città più vivibile e accessibile a tutti garantendo a tutti il diritto alla Mobilità."



Fonte: "Gazzetta del Sud"