Ringraziamenti per molti ma sopratutto l'occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Così Gino Trematerra , ieri nel corso della conferenza stampa nella locale sezione dell' Udc alla presenza di numerosissimi amici , dei consiglieri comunali di maggioranza, degli assessori , del figlio Michele, dell'onorevole Roberto Occhiuto e del suo legale Oreste Morcavallo , all'indomani della sentenza della Cassazione secondo cui può rimanere a Bruxelles , ha commentato con un pizzico di amarezza misto adesso alla grande soddisfazione di avercela fatta, quanto accaduto in questi mesi in cui ha preso corpo la querelle giudiziaria che lo ha visto coinvolto. Ed il primo ringraziamento è andato all'amico da oltre quarant'anni nonché suo legale Oreste Morcavallo. "Un Maestro del diritto" lo ha definito Trematerra "il vero protagonista di tutta questa vicenda". Tanto che proprio a lui, oltre che alla città e all'intera Regine, l'Onorevole ha dedicato la vittoria . "Grazie per la tua professionalità e umanità. Di meglio certo non avresti potuto fare". Un plauso anche alla magistratura , a tutti i partiti politici seduti in consiglio, sopratutto alla minoranza che fin dall'inizio della vicenda si è sempre dissociata dal ricorso. Grazie al partito, agli amici della regione e all'onorevole Occhiuto "che mi è stato molto vicino". Altrettanti ringraziamento non sono stati invece rivolti alla stampa, "ad un certo tipo di stampa che non sempre ha riportato con esattezza gli avvenimenti". Non del tutto chiari , invece, a Trematerra i motivi che hanno spinto i ricorrenti Pettinato e Ferraro a presentare ricorso.
"Tuttavia se fossi andato via da Bruxelles - ha aggiunto l'Onorevole - a pagarne le spese più alte Acri e la Regione Calabria che avrebbero perso un parlamentare europeo che gode di ottima stima", ricordando con soddisfazione di essere Vice presidente di una delle commissioni più importanti al parlamento europeo , "Mercato interno e concorrenza".
"Oggi non ho alcun risentimento ma mi godo l'entusiasmo della città che mi ha tributato affetto e stima". Quindi la parola a Morcavallo che non ha esitato a definire "improvvido e incompetente il messaggero che ha ritenuto, per una propria limitazione giuridica, che le dichiarazioni del procuratore generale fossero vangelo e quindi dovessero essere abbracciate dalla corte di cassazione". Il riferimento è alla notizia diffusa sabato scorso secondo cui, stando proprio alle parole del procuratore non confermate poi dai giudici , come ha dimostrato la sentenza di giovedì , Trematerra sarebbe dovuto andare via da Bruxelles. Vicenda giudiziaria che la Cassazione al termine del documento giuridico, ha spiegato Morcavallo , ha definito come "questione completamente nuova" in quanto dal 1979 , anno in cui è entrata in vigore la legge sul paramento europeo , non vi è stata sentenza che abbia trattato di un'azione popolare nei confronti dei parlamentari eletti . Morcavallo ha espresso poi la sua soddisfazione personale all'amico Trematerra "vera risorsa della politica e del territorio calabrese". Infine riferendosi a Pettinato e Ferraro "sono felice per loro perché vincendo gli abbiamo evitato un sicuro linciaggio politico, sociale e morale". E alla domanda che cosa c'è dietro tutta questa vicenda, ha risposto: "Una becera iniziativa di piccolo cabotaggio".