Finisce dopo poco meno di un anno l’avventura di Gino Trematerra a Strasburgo. I giudici della Corte di Cassazione hanno depositato ieri la sentenza, a distanza di tre giorni dalla relativa udienza, con cui hanno respinto il ricorso presentato dall’ex sindaco di Acri.
La Suprema Corte ha dunque confermato la sentenza della Corte d’Appello, che aveva accolto il ricorso di due cittadini elettori acresi, Pietro Pettinato e Angelo Ferraro, secondo i quali Trematerra non avrebbe rimosso nei tempi previsti dalla legge, cioè trenta giorni, la condizione di incompatibilità con la carica di sindaco.
Queste le tappe: per effetto del Trattato di Lisbona, l’Italia ha un esponente in più nel Parlamento Europeo e quello italiano sceglie Gino Trematerra, primo dei non eletti alle Europee del 2009 nella circoscrizione Sud nell’Udc; la proclamazione avviene nel febbraio del 2011 e l’insediamento nel dicembre dello stesso anno.
L’allora primo cittadino di Acri sceglie di andare a Strasburgo e di rinunciare a fare il sindaco il 7 gennaio di quest’anno; in ritardo, secondo le tesi dei ricorrenti, esposte dall’Avv. Ottone Martelli, in tempo per la difesa di Trematerra, assunta dall’Avv. Oreste Morcavallo.
Per quest’ultimo la data di insediamento è da ritenersi quella del 12 dicembre, per Pettinato e Ferraro l’1 dello stesso mese. La Corte d’Appello, nella sentenza di marzo, va oltre e spiega che la data di riferimento, da cui far partire i trenta giorni, era addirittura quella della proclamazione (18 febbraio 2011).
Per effetto del ricorso in Cassazione, la sentenza era stata momentaneamente sospesa e in questi mesi Trematerra ha frequentato regolarmente l’europarlamento.
Nelle more di questi passaggi, nello scorso mese di aprile, il consiglio comunale completa l’iter della decadenza da sindaco della città.
Al termine dell’udienza di martedì scorso il Procuratore Generale della Corte di Cassazione aveva accolto le tesi esposte dall’Avv. Martelli e si era unito alla richiesta di respingere il ricorso. La carica di europarlamentare era l’ennesima tappa di una carriera politica ricca di soddisfazioni per Gino Trematerra, che si è snodata attraverso le cariche di consigliere e assessore comunali, consigliere e assessore regionali, Senatore della Repubblica, sindaco di Acri e Parlamentare Europeo. In mezzo anche tanti incarichi di partito a vari livelli.
Questa vicenda giudiziaria ha avuto evidenti ricadute politiche e amministrative. Tra queste ultime, la fine anticipata della legislatura al Comune di Acri, con la reggenza affidata al vicesindaco Luigi Maiorano fino alle prossime elezioni.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 16-7-2012