Suonnu 'e menz'agustu
Associazione T.A.M.M.
Qui di seguito la copertina e le prime 5 pagine.del libro. Shakespeare in una "rumanza" popolare di sapore antico, per il ritorno in scena dell'associazione teatrale T.A.M.M.: la compagnia Teatro Arte Musica Multimedialitā questa volta adatta il "Sogno di una notte di mezza estate" al dialetto e alle tradizioni di Acri reinterpretando la poetica e l'opera del grande drammaturgo inglese in salsa calabrese. Non č la prima volta che la Tamm si confronta con grandi opere rese in scena in dialetto acrese. Dal 1996, accanto agli spettacoli prodotti in italiano, la compagnia ha osato l'adattamento della Moscheta di Ruzante nel "U Muscariellu", poi ecco 'U Cantu 'e Natčadu' ispirato a ' La Notte di Natale' di Padula e alla 'Cantata dei Pastori'. Altre rappresentazioni sono nate da attivitā di scrittura di gruppo come 'Luna', serie di monologhi intrecciati di persone che si raccontano, 'Supra d'Uortu' sulla vita quotidiana dei giovani acresi e vincitore di un concorso teatrale, ' 'I Cullurielli' commedia brillante sui rapporti familiari e 'Tammore' nel quale ci si interrogava sulla definizione dell'amore. Un'attivitā costante nel tempo, alternata con l'organizzazione di kermesse di giochi, attivitā estive e spettacoli per i bambini, oltre a laboratori teatrali rivolti particolarmente ai giovani ed alla promozione di un festival di teatro di figura esaltato dall' intervento di artisti di livello nazionale. Nasce da questa attivitā la scelta del 'Sogno' di Shakespeare che č un'ulteriore dimostrazione della grandezza del drammaturgo inglese le cui opere, oltre ad essere oggi ancora continuamente rappresentate cosė come lui le aveva concepite, possono essere efficacemente adattate alla cultura ed alla lingua di popoli molto diversi e a vari linguaggi espressivi. Non una semplice traduzione, quella della Tamm, ma un adattamento che ha il sapore antico delle 'rumanze' popolari che i nonni raccontavano intorno al focolare, anche se gli sviluppi della storia, le relazioni tra i personaggi e le immagini shakespeariani sono stati, sostanzialmente, rispettati. La scelta del dialetto contemporaneo dovrebbe, poi, permettere agli acresi e ai calabresi in generale di tutte le etā una facile comprensione sia nella lettura che nell'ascolto. Nella scrittura si č preferito utilizzare solo le lettere dell'alfabeto italiano con alcune eccezioni per i suoni troppo particolari che sono evidenziati da un trattino o una sottolineatura. Molti dubbi sono stati superati grazie anche ai preziosi consigli del professore Giuseppe Abbruzzo, capace non solo di parlare il dialetto acrese ma di raccontarlo e farlo vivere. SUONNU 'E MENZ'AGUSTU PERSONAGGI Don Tutųru Sindaco di Acri Angelo Aiello Donna Rosetta Sposa di Don Tuturu Rosanna De Marco Mastr'Egidiu Padre di Emmicella Vincenzo Ferraro Emmicella Innamorata di Adessandru Anna Perri Edinella Innamorata di Demetriu Alessandra Pettinato Demetriu Innamorato di Emmicella Antonio Palopoli Adessandru Innamorato di Emmicella Luca Cirino Cheapafrėsca Commediante Pier Paolo Malito Buttųnu Commediante Francesco Gaccione Dampa Commediante Antonio Palopoli Cheapatōsta Commediante Giuseppe Palopoli Sbrigliųnu Re delle fate Angelo Aiello Zizzanėa Regina delle fate Ilaria Natalini Spiritā Spirito serva di Zizzanėa Giuseppe Palopoli Papparōnu Elfo servo di Sbrigliunu Rosanna De Marco SCENA 1 (PIAZZA) (Tutųru - Rosetta - Mastr'Egidiu - Emmicella - Demetriu - Adessandru - Edinella) Tutųru e Rosetta stanno parlando del loro matrimonio. Vengono interrotti da Mastr'Egidiu che ha promesso in sposa sua figlia Emmicella a Demetriu. Lei, perō, č innamorata di Adessandru e non accetta gli ordini del padre. Mastr'Egidiu invoca una vecchia legge che prevede la morte o la vita in convento per le figlie disubbidienti. Adessandru ed Emmicella decidono di scappare dal paese e andare nel bosco. Incontrando Edinella, innamorata di Demetriu e loro amica, la informano del loro piano. Edinella decide di dire a Demetrio quello che ha saputo. TUTŲRU: |
PUBBLICATO 03/06/2012
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