“Gocce di rugiada d’amore rubate al tempo” di Rolando Perri, Aletti editore, è il libro presentato venerdì mattina presso il palazzo Falcone/Sanseverino dalla Fondazione Padula, con la collaborazione della Provincia di Cosenza e dal Comune di Acri.
Si tratta di una storia d’amore non scontata che si legge tutta d’un fiato. Un vero e proprio capolavoro che prende il lettore per mano e lo porta a svelare i tormenti di due innamorati: Valerio e Carola.
L’iniziativa, aperta agli studenti delle scuole superiori della cittadina acrese, è stata introdotta dal presidente della Fondazione Padula Giuseppe Cristofaro e dagli assessori alla cultura della Provincia di Cosenza e del Comune di Acri Francesca Corigliano e Anna Vigliaturo. Sono intervenuti Maria Gabriela Chiodo, dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Commerciale di Rossano, e Mons. Franco Milito, vescovo di Oppido Marmettina. A coordinare i lavori, conclusi dalle riflessioni dello stesso autore, il giornalista Gennaro De Cicco.
Lo sfondo storico d’ambientazione del romanzo è l’Italia periferica tra gli anni Quaranta e Cinquanta inoltrati, quando le notizie della guerra e della ricostruzione post-bellica contraddistinguono il destino di tanti uomini e donne. È la storia d’amore che si intreccia col percorso di vita di due adolescenti. Vorrebbero disegnare un progetto di vita comune, proiettato verso un futuro roseo ma, improvvisamente, il protagonista avverte il richiamo possente della vocazione religiosa e scompagina le attese, le speranze e i desideri di lei.
Particolarmente suggestivi gli interventi dei due relatori. Maria Gabriela Chiodo ha definito il volume del Perri un romanzo di formazione che nasce e si sviluppa sulla scia dei grandi autori storici della letteratura internazionale. Per Mons. Milito l’opera narrativa “Gocce di rugiada…” rappresenta un inno d’amore e di fede all’adolescenza in particolare e alla gioventù in generale. Insomma una storia verace, metafora dell’amore e della libertà.
Rolando Perri, di origini calabresi, tuttora vive a Cosenza. E’ dal 1992 Preside Istituto Tecnico “Gianbattista. Falcone” di Acri. Esperto in organizzazione didattica e formatore sui temi dell’autonomia scolastica.
Da giovane, alla fine degli anni Sessanta, è parte attiva del Movimento Studentesco dell’Università di Messina, dove si laurea in Lettere ed è allievo della poetessa Maria Luisa Spaziani e dello storico Paolo Alatri.
È cultore e studioso riconosciuto della figura di don Lorenzo Milani, per la pubblicazione di due saggi : “Sulle tracce di Barbiana, verso una scuola autonoma” e “Presenze femminili nell’opera di Don Milani”, nei quali traccia nuovi e suggestivi sentieri interpretativi della pedagogia del priore di Barbiana.