Ancora una volta il Liceo Scientifico “V.Julia” di Acri si è dimostrato all’ altezza di farsi promotore di un importante appuntamento con la cultura, avendo ospitato giorno 3 maggio 2012, lo scrittore calabrese Carmine Abate, protagonista quest’anno del tradizionale “Incontro con l’autore”, che permette agli studenti di confrontarsi personalmente con gli scrittori. L’autore arberesh, Carmine Abate, ha presentato in quest’occasione il suo ultimo romanzo “La collina del vento”, in cui le vicende storiche dell’ultimo secolo si intrecciano con quelle di una famiglia calabrese, gli Arcuri.
Sono l’amore e le speranze che essi ripongono nella loro “collina del vento”, il Rossarco, ad unire diverse generazioni di questa famiglia e a permettergli di fronteggiare l’ invidia violenta degli uomini, che si concretizza nella prepotenza del latifondista locale e nelle diverse intimidazioni mafiose. Il romanzo è la storia appassionata, coinvolgente, eroica di una famiglia che, come è stato sottolineato dall’autore stesso durante l’evento, è una di quelle purtroppo ormai poche famiglie rimaste in Calabria che si basa su un forte legame con la “terra” e con quello che essa ha da raccontare. La cornice è quella di una leggendaria altura a pochi chilometri da mar Jonio, accarezzata dal vento che soffia tra le fronde degli ulivi e da vivacità al rosso acceso della sulla.
L’incontro tra Abate e gli studenti è stato tutt’altro che freddo o formale. Già dall’arrivo dell’autore, ma anche nel corso dell’intero evento, infatti, tutti si sono sentiti a proprio agio. Abate stesso, ha confessato di essere stato colpito subito dall’accoglienza riservatagli.
L’evento si è articolato in una prima fase in cui sono intervenuti il coordinatore dell’incontro, il Prof. Pasquale De Marco, la Prof.ssa Franceschina Viteritti, il Prof. Luigi Aiello, Dirigente scolastico e il Prof. Giuseppe Cristofaro, Presidente della fondazione Padula. Nella seconda fase, invece, a prendere parola è stato lo stesso Carmine Abate, che dopo un iniziale discorso di presentazione del libro è stato molto disponibile a rispondere alle domande degli alunni, le quali riguardavano un po’ tutti i temi che egli ha affrontato nelle sue opere. In modo particolare ad emergere sono state tematiche come l’emigrazione, l’amore e gli affetti familiari.
Le aspettative degli studenti non sono state disilluse. L’incontro con un autore calabrese che “vive per addizione”, in quanto ha sperimentato in prima persona il dover essere un emigrante, ha dato la possibilità ai ragazzi di apprendere la sua esperienza personale e di capire come si può affrontare la costrizione di dover “sradicare le proprie radici per innestarle su un terreno nuovo”, trasformandola anche in un’opportunità di crescita. In merito a questo , l’autore ha inoltre augurato ai ragazzi di avere la possibilità, quando arriverà il momento, di poter decidere se partire o rimanere, e non di esservi costretti.