Mi propongo spesso di evitare di seguire il “nostro” Consiglio Comunale ,ma ogni volta fallisco nel mio proposito, troppo presa forse, da ardente partecipazione politica (?) o da scadenti capacità di scelta(?)
L’ho seguito pertanto, l’ultimo Consiglio, intriso ahimè di malinconiche e ordinarie note di quotidiana politica, che non oso approfondire, non per vigliacca latitanza,ma per timore reverenziale verso i “contenuti”. E la riflessione nasce spontanea e si fa scrittura e voglia di condivisione...
Calvino, nelle sue Città Invisibili scriveva che ci sono due modi per non soffrire l’inferno in cui siamo immersi. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Scegliere l’opzione seconda, significa cambiare completamente i parametri di osservazione e di valutazione.
E in ambito politico, superare nel giudizio,anche le Categorie: destra, sinistra, centro, progressisti, conservatori, comunisti, democristiani, fascisti non ci interessano più. Quello che DEVE interessare è il Piano evolutivo, connesso al Rispetto e al Bene Comune.
La nostra valutazione, quindi, avverrà individuando quelle Forze Evolutive e quelle Forze Involutive che, di volta in volta a seconda dello "stato di necessità", aiutano la coscienza di un paese,di una nazione, a manifestarsi e a progredire oppure glielo impediscono.
In questo modo metteremo un seme che nel futuro dovrà permettere alla polis èthikòs di manifestarsi come cultura politica, bagaglio consolidato e irrinunciabile per la Nuova Società. Ed è a questa prospettiva nuova che deve ispirarsi La Politica,divenendo atto concreto d’esempio etico e morale. Una nuova visuale dalla quale saper condannare e rinnegare, quando i principi su nominati vengono infangati, anche all’interno degli stessi schieramenti.
E’ dovere morale di qualsivoglia soggetto istituzionale che lasci la carica, rendere omaggio alla cittadinanza, e ancor più al proprio elettorato, anche con un semplice cenno di commiato e lo è altresì per tutti, alleati o meno, esigerlo o darne indiretta rappresentazione attraverso le plurime modalità concesse dai principi democratici e civili. (Vedi voto contrario, dimissioni). Questo è un punto di vista nuovo !
E’ attraverso l’omissione o la tacita approvazione di tali atti che la barriera della dignità e della coerenza, oggi, si sta spostando sempre più in là, dove una volta esisteva la vergogna. Tutto sembra normale, perché un giorno dopo l'altro i piccoli spostamenti non si notano più… ed ecco l’inferno.
Se la politica non è legata all'Etica,l'inevitabile conseguenza sarà il fatto che essa diventerà una pura espressione di potere, strategia per il potere e quindi cederà alla tendenza di cadere nel totalitarismo.
E’ mio forte convincimento che l’esperienza politica autentica debba essere epurata da ogni forma di strumentalizzazione della stessa, fatta al solo fine di rendersi elettoralmente attraenti: una sana, consapevole e libera contestazione ci salverà. Un paese, una nazione, nell’oblio della libertà e della dignità,può scivolare solo in un abisso di mediocrità e di sconfitta.
E concludo, scomodando Kant , non per esibizionistica erudizione, quanto perché ritengo che meglio di molti assunti sintetizzi la necessità e il desiderio di questo momento grave:
Il cielo stellato SOPRA di me, La legge Morale DENTRO di me.