"Pietro Negroni, pittore e musico del cinquecento". È il testo di Mario Vicino, docente ed esperto di storia dell'Arte e componente della "Deputazione di storia Patria per la Calabria". Il suo tour fa tappa ad Acri nell'ambito di un progetto culturale promosso dal comune e dalla Fondazione Padula e finanziato dalla Regione. Anna Vigliaturo, assessore alla Cultura, ha illustrato le iniziative svolte e quelle in cantiere ricordando gli appuntamenti del 27 aprile con il Risorgimento e del 10 maggio che tratterà questioni ambientali.
Mario Panarello dell'Unical, ha fatto una panoramica sul '500 e sul legame tra Negroni e gli artisti di quel periodo mentre Giacomo Giglio, docente di italiano e latino, si è soffermato sul manierismo, filone artistico dell'epoca. Un commosso Mario Vicino ha spiegato i motivi che lo hanno indotto a scrivere di Negroni le cui opere, che si soffermano sul mondo religioso, si trovano in molte chiese della provincia. Il testo è una monografia fatta da una serie di articoli e contributi sparsi su varie riviste e di schede illustrative.
L'autore ripercorre con grande novizia di particolari la parabola umana e culturale del Negroni. È un'opera sia per profani che per addetti ai lavori e rappresenta un valido apporto alla conoscenza del patrimonio storico culturale calabrese del '500. Negroni nacque nell'anno 1505, secondo alcune fonti a San Marco Argentano, ma visse per lunghi periodi a Napoli.